Per rifare la Sicilia servono 35 mld

PALERMO – Di questo passo ci vorrà una vita.
A mettere assieme tutte le stime relative alla sistemazione dei pezzi più arretrati di Sicilia, che riguardano le infrastrutture di trasporto e quelle idriche fino alla diffusione della banda larga e ultra larga, viene fuori un conto spaventoso. Senza considerare l’ampio e trasversale settore che riguarda il dissesto che coinvolge edifici pubblici, privati e arterie viarie.
Una Sicilia malconcia e in difetto di partenza, dato che la qualità e quantità di base delle sue infrastrutture risulta di gran lunga inferiore alla media italiana ed europea. Il governo nazionale sta provando dei correttivi – dall’alta capacità al grande piano per la A18 – ma servono tempi certi e rapidità di esecuzione. Altrimenti l’unica costante resterà l’allontanamento dalla penisola.
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