Morto Abaaoud, la mente dietro gli attacchi di Parigi

PARIGI – Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati di venerdì scorso, è morto nel blitz a Saint-Denis: è stato identificato dalle impronte digitali e il suo corpo è stato ritrovato, “crivellato di colpi”, nell’appartamento-covo nella banlieu parigina. Le autorità francesi hanno confermato che il jihadista ha avuto “un ruolo-chiave” nella strage parigina e che era anche coinvolto in quattro dei sei attentati sventati in Francia dopo la primavera.
Intanto, in tutto il Paese e in Europa resta alta la tensione in vista di possibili nuovi attentati: il premier Manuel Valls ha avvertito che “c’è il rischio che i terroristi usino armi chimiche e batteriologiche” e il Parlamento francese ha accolto la richiesta di prolungare per tre mesi lo stato d’emergenza. Il Governo belga ha annunciato nuove misure anti-terrore, che comporteranno anche la modifica della Costituzione, mentre le forze speciali hanno condotto numerosi raid in diversi sobborghi di Bruxelles, alla ricerca di persone vicine a Bilal Hafdi, il kamikaze 20enne dello Stade de France, di nazionalità francese ma residente in Belgio.
Restando sul fronte politico, il presidente Francois Hollande ha esortato ancora i francesi a “restare uniti e a vivere la vita, per vincere la guerra”. Mentre il socialista Bernard Cazeneuve ha spronato l’Ue a reagire, trovando un maggiore coordinamento nella lotta al terrorismo. In particolare, Cazeneuve ha lamentato come la Francia non abbia ricevuto alcuna informazione sul possibile arrivo di Abaaoud da parte di altri Paesi europei di transito.
Tutti i ministri dell’Interno Ue decideranno oggi un rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen, che diventeranno “sistematici e coordinati” e non risparmieranno nemmeno coloro che hanno diritto alla libera circolazione.
Sul fronte belga, il premier Charles Michel ha respinto le critiche all’intelligence nazionale e ha annunciato un serie di misure che prevedono anche lo stanziamento di altri 400 milioni di euro per la sicurezza: il primo ministro ha presentato al Parlamento una serie di proposte, tra le quali l’arresto per i jihadisti che ritornano dalla Siria, il prolungamento dei termini di detenzione preventiva da 24 a 72 ore e la chiusura dei luoghi di culto non riconosciuti.
Intanto, al momento di andare in stampa si attendono conferme ufficiali circa l’uccisione di Salah Abdeslam, altro terrorista ricercato e possibile terza vittima del blitz delle forze speciali francesi a Saint-Denis.