Gianfranco Micciché prova a ricompattare Forza Italia

PALERMO – È tornato all’Ars il neo commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, l’autore del famoso 61 a 0 in Sicilia, per incontrare i rappresentanti dei partiti con cui intende dialogare.
“Tra i partiti che dialogano con FI spero ci siano Mpa, il movimento di Musumeci, Fratelli d’Italia, e poi c’è questa incognita che è Salvini, ma non so bene cosa voglia fare in Sicilia. Sono movimenti che hanno potenzialmente una grande forza, vedremo”.
Chiusura totale su Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. “Il Nuovo centrodestra cambi nome o chiuda i battenti, altrimenti lo denunciamo per falso ideologico…”, ha dichiarato ironicamente.
L’obiettivo di Miccichè, a cui sono state rivolte diverse critiche giunte dall’interno del suo partito, subito dopo la sua nomina, è quello di ricompattare FI internamente e nei rapporti con gli altri partiti. “Ho trovato un partito con qualche problemino – ha detto Miccichè – troppe correnti e poche linee guida, sto cercando di incontrare tutti e di parlare con tutti, in pochi giorni penso di farmi un’idea di come procedere per ritrovare l’unità”. Quell’unità da ricercare in particolare con l’altro leader dell’opposizione, Nello Musumeci, con il quale in passato sembra vi sia stata della ruggine.
“Non ho mai avuto alcun problema con lui – ha proseguito Miccichè –  né credo lui con me. Si è convinto che abbia determinato io la sua sconfitta, ma è persona troppo intelligente e non può dimenticare la storia. La responsabilità va attribuita a coloro che allora erano i leader del partito, Alfano e Castiglione”. E racconta: “Non mi sento responsabile della vittoria di Crocetta in Sicilia, in quella occasione io e Raffaele Lombardo abbiamo proposto a Musumeci di mettere insieme Mpa, Grande sud e Alleanza siciliana. Berlusconi fu entusiasta di questo progetto, ma Angelino Alfano e Giuseppe Castiglione si scagliarono contro”.