Femminicidio in Italia: nel 2014 uccise 152 donne

ROMA – Nel 2014 sono state 152 le donne uccise nel nostro Paese, vale a dire il 31,9% delle vittime totali. A livello territoriale la casistica fa segnare un -43% di casi al Sud e un contestuale aumento dell’8,3% al Nord. Lo evidenzia il 3/0 Rapporto Eures sul Femminicidio in Italia, segnalando tuttavia come nel 94% dei casi la morte di una donna avvenga per “mano di un uomo” e nel 77% di un familiare. Tra i moventi prevalenti la gelosia e il possesso. Ma non basta: secondo lo studio – diffuso alla vigilia della Giornata contro la violenza alle donne che ricorre domani – il rischio di femminicidio è più altro tra le donne straniere.
A livello regionale nel 2014 il più alto numero di vittime femminili è stato registrato in Lombardia, con 30 morti (+58% rispetto ai 19 del 2013). Aumento anche in Toscana (dai 13 del 2013 a 16), Veneto, (da 4 a 7), Basilicata (da zero a 3), Liguria (da 4 a 5) e Sicilia (da 18 a 19). E proprio quest’ ultima, insieme al Lazio, va a occupare la seconda posizione per numero di vittime censite nel 2014 (19 in entrambe le regioni). Infine, per quanto per quanto riguarda gli omicidi avvenuti in ambienti familiari, si rileva che 7 vittime su 10 sono state uccise dal partner o da ex partner (69,2%). Ma il più alto numero di femminicidi, viene sottolineato, è stato compiuto dal coniuge o dal convivente (in tutto 48, pari al 59,3% dei casi).