Tali Nuclei, composti da soggetti esterni all’amministrazione, hanno il compito di investigare normalmente sulle disfunzioni della struttura. Perché proprio le disfunzioni sono la fonte della corruzione.
È noto, infatti, che l’inefficienza e, di conseguenza, i disservizi danneggiano cittadini ed imprese, i quali, spesso erroneamente, ricorrono al favore che può tramutarsi in mazzetta. Peraltro il Niai è presente in tutte le amministrazioni anglosassoni e, in altre forme, anche in quelle tedesche e francesi.
Senza un controllo costante dei meccanismi delle Pubbliche amministrazioni è molto probabile che fra le pieghe delle scartoffie si annidi la cellula cancerogena della corruzione. Non è infrequente il caso in cui il dirigente, il funzionario o il dipendente si tengono i fascicoli sui tavoli in attesa della telefonata.
Ovviamente, a fronte di questi cattivi soggetti ve ne sono tanti altri che agiscono con puntualità, efficienza e correttezza.
Bisogna scindere il grano dal loglio. Distinguere tra i buoni e i cattivi, fra i dipendenti perbene e quelli permale. Chi dovrebbe fare questa basilare distinzione?
Vi è un’altra arma altrettanto efficace per combattere la corruzione: la totale digitalizzazione delle procedure, in modo che non sia mai consentito il contatto fisico fra dirigenti, funzionari e dipendenti da un lato, e cittadini e imprese dall’altro.
Se tutti dialogassero esclusivamente mediante Internet, non sarebbe più possibile alcuna forma di corruzione e, inoltre, sarebbero tracciati tempi e modalità delle procedure, dai cui controlli nessuno potrebbe sfuggire.
Vi è un impedimento, al buon funzionamento della Pa: l’enorme numero di leggi, decreti e regolamenti che, in contrasto fra loro, aprono le possibilità a tutte le porcherie.
L’ipotesi di consentire le segnalazioni di corruzione a tutti i pubblici dipendenti, rispettando la riservatezza, potrebbe funzionare, a condizione che tali segnalazioni fossero inviate al Niai dianzi scritto. Se, invece, vengono inviate alla stessa amministrazione, la loro efficacia sarebbe quasi nulla.
Da questo breve esame si evince come gli strumenti per combattere la corruzione ci sono. Se non vengono messi in atto dipende dalla malafede dei cattivi responsabili istituzionali, che vanno cacciati dai cittadini perbene.