C’è anche la Sicilia nel piano Anas da 20 miliardi

PALERMO – Mercoledì scorso Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, e Gianni Vittorio Armani, presidente di Anas, hanno presentato il Piano Pluriennale 2015-2019. In campo risorse per oltre 20,2 miliardi di euro tra manutenzione straordinaria (8,2 miliardi, 40,6%), relativa principalmente alle opere di messa in sicurezza, completamento di itinerari (8,8 miliardi, 43,7%) e nuove opere (3,2 miliardi, 15,7%). Come annunciato già nelle scorse settimane durante un incontro dettagliato, c’è anche la A19 Palermo-Catania tra i primi quindici progetti nazionali per importo complessivo di spesa.
Il quadro degli interventi è stato sviluppato dall’Anas in 17 pagine. I primi numeri fanno riferimento al finanziamento dell’operazione, a cominciare dai 5,6 miliardi di euro in più sulla Legge di stabilità 2015. Tra il 2016 e il 2018 sono previsti circa 1,3 miliardi all’anno, mentre nel biennio 2019-2020 si arriverà a 3 miliardi. La svolta, si legge nel documento, arriva con l’autonomia finanziaria di Anas prevista nella legge di Stabilità, che permetterà la “programmazione su scala pluriennale in base a disponibilità finanziarie già determinate” permettendo “certezza dei finanziamenti e completamento degli itinerari”.
Nel quinquennio di durata del piano sono stati considerati oltre 3.600 km di interventi distribuiti tra 2.919 soltanto per la manutenzione, 520 per il completamento di itinerari e 204 di nuove opere. Il 63,4% delle risorse, cioè 12,8 miliardi, dovrebbe essere investito per la macroarea Sud-Isole e i restanti 7,4 miliardi per il Centro-Nord. L’azione dovrebbe servire a ridurre il gap infrastrutturale presente tra le varie parti d’Italia.
Tra i quindici maggiori interventi inseriti nel piano c’è anche la A19 Palermo-Catania per la quale si prevede un intervento da 872 milioni di euro. Dal 2005 al 2019 Anas spenderà “380 milioni per la manutenzione di ponti e viadotti, 288 per barriere e pavimentazione 134 per l’adeguamento delle gallerie e 40 per l’info-mobilità”. Si tratta della quarta operazione nazionale per investimento, dopo la nuova autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (1,7 miliardi), la E45/E55 Orte-Mestre (1,6 miliardi) e la SS 106 Jonica (1,5 miliardi).
Il contratto di programma del 2015 prevede ben 152 interventi al Sud per 423 milioni previsti, 316 milioni per 47 interventi al Centro e 55 interventi per 353 milioni al Nord. Tra le azioni già realizzate del piano investimenti di questo 2015 c’è appunto lo sblocco dell’azione che riguarda il viadotto Himera della A19 tramite l’apertura della bretella alternativa.   
Con il nuovo contratto di programma, inoltre, si prevedono misure per le attività di controllo e vigilanza definendo nuovi obblighi per Anas. Novità sul fronte programmazione e progettazione, sull’esecuzione dei Contratti, riguardo l’esercizio e processi di supporto.
Segnali di “forte discontinuità rispetto al passato”, scrive il ministero delle Infrastrutture in una nota, soprattutto se consideriamo che l’Anas, secondo una nota diffusa lo scorso maggio, ha investito circa 400 milioni di euro dal 2006 a oggi per i soli interventi di manutenzione. Cifre probabilmente non adeguate per una terra che soltanto lo scorso anno ha visto accadere sul proprio suolo circa seimila frane.