Vi sono sei Regioni diligenti che sono già pronte con alcuni servizi locali: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Marche e Toscana. Le altre (neanche una del Sud è pronta) saranno costrette all’adesione allo Spid in funzione del Dpcm 178/2015, già in vigore dal 26 novembre, per cui dovranno affrettarsi a divenire componenti di questa nuova Rete.
Certo, occorrerà spirito di servizio, perché le Regioni inadempienti, fra cui la Sicilia, non ricevono sanzioni se non la riprovazione dei cittadini, che non potendo utilizzare lo Spid nei confronti della stessa saranno penalizzati, ma sapranno chi dovranno ringraziare per questa inefficienza.
Con lo Spid, ripetiamo si tratta di un codice, potremo accedere al fascicolo sanitario elettronico, le cui pagine contengono tutta la nostra storia medica, compresi i referti degli esami, l’elenco dei farmaci assunti e altri dati, che peraltro potranno essere consultati dai medici.
Sempre grazie a questo nuovo strumento digitale si potrà accedere a servizi di aziende private che aderiranno su base volontaria: fra queste, le banche.
L’urgenza e l’importanza dell’innovazione organizzativa e digitale sono sconosciute alla Regione siciliana, almeno come sistema. Vi sono dirigenti pagati fino a 240 mila euro lordi l’anno, che non provvedono a innovare i loro Dipartimenti per farli funzionare, sia all’interno che con i rapporti nei confronti di cittadini ed imprese, esclusivamente via Internet. Le cartacce alla Regione restano sovrane e tutti i dipendenti continuano a portarle di stanza in stanza dimenticando che ormai, nel mondo, si comunica via etere.
Vi è una carenza di preparazione in gran parte dei dirigenti; vi è una carenza di comprensione del futuro da parte di assessori, che non hanno alcuna competenza né sensibilità necessarie a capire che l’arretratezza crea un danno enorme a tutta la Sicilia.
I sordi vanno isolati, se non cacciati, e sostituiti con professionisti dinamici che conoscano le urgenze e le necessità dell’innovazione e che abbiano voglia di applicarla e utilizzarla nel tempo più breve possibile.