Regione siciliana, il black-out informatico scatena le polemiche

Il blackout causato al sistema informatico della Regione ha lasciato il segno. Ieri si è tornati gradualmente alla normalità, ma è chiaro che azioni di questo tipo procurano danni estremi alla pubblica amministrazione ed enormi disagi ai cittadini. “Una situazione inaccettabile”, l’ha definita il presidente del Corecom Sicilia, Ciro Di Vuolo, “perché anche l’organismo regionale è rimasto vittima della paralisi informatica che ha colpito tutta l’amministrazione regionale a causa della controversia tra Regione Siciliana e il socio privato di Sicilia e-Servizi. Una vicenda che ha dimostrato l’estrema vulnerabilità della Regione per la stretta dipendenza da un ‘cervellone’ informatico che si trova in Val D’Aosta e gestito da privati”. Di Vuolo prosegue:  “Gravi le conseguenze per i cittadini siciliani”, denuncia Corecom.
 
“Anche se ci sono certamente situazioni più delicate – prosegue Di Vuolo – come per esempio quelle legate alla sanità pubblica, il danno per il Corecom è rilevante”. Danneggiato il settore  delle conciliazioni, strumento di tutela dei consumatori siciliani nel settore delle telecomunicazioni (servizi di telefonia mobile e fissa, operatori internet).“Un problema imbarazzante che si trascina ormai da troppi anni – ha concluso il presidente del Corecom Sicilia – È necessario che si trovi subito una soluzione. Il Corecom Sicilia, a maggior ragione, dovrà rendere indipendenti i propri sistemi informatici, così da essere autonomo e autosufficiente per garantire sempre un adeguato servizio ai cittadini”.