La puzza “molesta” gli augustani. Legambiente esorta interventi

AUGUSTA – Legambiente, con una comunicazione inviata al sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, e all’assessore all’Ambiente, Giuseppe Pisani, chiede di “Intervenire con urgenza per accertare le cause dei superamenti e delle eventuali connessioni con i perduranti fenomeni di molestie olfattive patite dagli abitanti di Augusta e, contestualmente avvalendosi del principio di precauzione, rimuovere le cause degli sforamenti e del disagio”.
Nel corso di quest’anno la centralina di San Cusumano/Megara della rete di monitoraggio dell’aria gestita dal Libero Consorzio Comunale di Siracusa (ex Provincia) alla data del 18.11.2015 risulta aver rilevato: N. 1 superamento della concentrazione massima oraria di SO2 (anidride solforosa) il cui limite è di 350 microgrammi /m3; N. 9 superamenti della massima concentrazione media nelle 24 ore di PM10 (Polveri sottili) il cui limite è di 50 microgrammi/m3; N. 40 superamenti della massima concentrazione media nelle 8 ore di O3 (Ozono) il cui limite è di 120 microgrammi/m3.
“Quanto sopra, semmai ce ne fosse stato bisogno, – afferma Enzo Parisi vice presidente regionale di Legambiente – è la conferma che la zona di San Cusumano / Megara, nella cui area insistono la cementeria Unicem, la raffineria Exxon, la Sasol e la centrale elettrica Enel Tifeo, è una delle principali sedi da cui si originano gli inquinanti atmosferici di natura industriale che tanto disagio e molestie causano alla popolazione di Augusta. Occorre infatti aver chiaro che la concentrazione di impianti industriali della suddetta zona, nelle cui immediate vicinanze è anche la ex discarica per RSU di Costa Gigia, dista appena qualche chilometro dal centro abitato di Augusta dove, allo spirar del vento in direzione della città, giungono i forti e sgradevoli effluvi. La passata amministrazione comunale – prosegue Parisi – tenne conto della cattiva qualità dell’aria registrata a San Cusumano e diede parere negativo alla realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti Oikothen e all’uso di Css (Combustibili Solidi Secondari) nella cementeria Unicem. Come si ricorderà, gli impianti sono poi stati autorizzati durante il periodo di commissariamento, nonostante i pareri negativi del Comune. Oggi prendiamo atto che l’unico superamento registrato dall’intera rete provinciale per l’SO2 si è verificato nel territorio di Augusta a San Cusumano e che nello stesso luogo vi sono finora stati 40 superamenti del limite per l’Ozono quando la legge ne consente al massimo 25 durante tutto l’anno. Chiediamo all’Amministrazione comunale – conclude Parisi – di attivarsi in questo senso, di indagare e valutare se ha conseguenze sulla qualità dell’aria l’utilizzo come combustibile del petcoke (carbone da petrolio ad elevato contenuto di zolfo e di metalli pesanti) di cui proprio oggi una nave sta scaricando circa 12.000 tonnellate presso il pontile della cementeria. Confidiamo in una pronta azione dell’Amministrazione comunale poiché, a nostro parere, ci sono già adesso elementi sufficienti per chiedere la revisione dell’Aia”.
L’Amministrazione comunale, per bocca del suo consulente ambientale, Giuseppe Raimondo, replica: “L’Amministrazione è impegnata in prima linea per fronteggiare la problematica inquinamento atmosferico (e non solo). con l’entrata in vigore della nuova normativa, la legge 4 marzo 2014, n. 46 Attuazione della direttiva 2010/75/Ue relativa alle emissioni industriali prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, si ridiscuteranno tutte le Aia degli impianti, e si porrà particolare attenzione sulle nuove Bat (Best Available Techniques) e Bref (Bat Reference documents) su cui questa amministrazione sta già iniziando a confrontarsi con gli organi proposti per non tralasciare nulla. Da settembre ad oggi abbiamo ottenuto l’installazione di un rilevatore in continuo per l’idrogeno solforato sull’impianto Claus della Esso, siamo stati i primi a denunciare l’incremento significativo di oltre 100 microgrammi/mc3 a S. Cusumano. Riguardo gli Idrocarburi non metanici (NMHC) abbiamo chiesto alla Maxcom lo studio di fattibilità per l’installazione di un impianto recupero vapori per i serbatoi a tetto fisso. Abbiamo fatto un esposto alla Procura della Repubblica per un incremento di idrocarburi che ha fatto registrare valori orari oltre i 1000 microgrammi/m3. Stiamo riaprendo un tavolo tecnico con la ex Provincia di Siracusa con l’ingegnere Solegreco per capire la situazione delle discariche ed in particolare quella di S. Cusumano”.