Mancano le strade per l’energia verde

PALERMO – Per evitare danni maggiori bisognerà continuare a spegnere o limitare gli impianti eolici. È la triste e consuetudinaria regola di una Sicilia che gode di un patrimonio naturale senza eguali in Italia eppure rimane povera di infrastrutture in grado di gestirlo adeguatamente. Una rete non adatta a contenere una produzione rinnovabile non programmabile e che produce rischi di sovrapproduzione che possono provocare aumenti di frequenza, sovraccarico delle linee e black-out.
Un sistema pericolosamente antieconomico perché l’energia ipoteticamente prodotta viene comunque remunerata al produttore attingendo alla tariffa elettrica nazionale.
Un duplice danno di mancata produzione e spreco di incentivi che viene raccontato in dettaglio, assieme a molte altre cose, nell’ultimo rapporto Energia della Regione siciliana che il QdS ha potuto visionare in anteprima.
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