Con il sapere si ottengono risultati economici, materiali e immateriali, servizi di ogni genere e quant’altro serva all’Umanità. Senza di esso, invece, si rimane in uno stato di subordinazione rispetto ai terzi, cioè a coloro che possiedono il capitale della conoscenza.
Ecco perché scuola e università hanno una funzione sociale formidabile: consentono ai cittadini meno abbienti, appartenenti alle classi più deboli, di utilizzare l’ascensore sociale del sapere per entrare nell’agone, ove si può competere ad armi pari con gli altri che sono stati più fortunati.
Il sapere consente di essere liberi, di mantenere la schiena dritta, di affrontare il prossimo con tranquillità, di non essere gabellati o presi in giro da chi sa di più e di difendersi dai delinquenti, ovviamente con il verbo e non con le armi, compito affidato alle Forze dell’ordine.
Oggi è più potente il sapere dei missili, perché col primo si possono costruire i secondi e non viceversa. Con il sapere si fa progredire la tecnologia e con essa gli sviluppi a tutti i rami degli strumenti che oggi usa l’Umanità. Senza di esso non c’è progresso, anzi c’è stagnazione.
Il proprio convincimento si può formare solo se ognuno di noi legge, legge, legge, si informa continuamente, ascolta i maestri (non solo quelli di scuola), insomma, piano piano cerca di formarsi un’idea di come vanno le cose, di cosa è la vita o la morte, dei meccanismi spesso negativi in base ai quali si muove tutta l’Umanità.
Il pensiero individuale è essenziale perché si formi quello collettivo, che è la somma (o la moltiplicazione) del primo.
I cittadini, per potersi definire tali, debbono essere soggetti pensanti e agire in conseguenza di ciò che sanno e di come vedono la collettività nel suo complesso, senza disperdersi in dettagli e particolari, ma cercando di vedere lo scenario nel suo equilibrio generale.
Con ciò cercando di contribuire al miglioramento del suo funzionamento, diminuendo le diversità fra le Classi sociali, soccorrendo i deboli ed i bisognosi, utilizzando le risorse dei più facoltosi per venire in soccorso dei primi.
Operare con sapienza e coscienza è un dovere di tutti noi.