Il Presidente Crocetta resiste alla terza mozione di sfiducia

E’ sopravvissuto ancora una volta alla mozione di sfiducia: il Presidente esce ancora una volta indenne.
“Una parte di questo Parlamento si accoda ancora all’antipolitica facendo come la mosca nocchiera che cavalca il bue e pensa di governarlo – ha detto Crocetta in Aula –  C’è un modo giusto di vincere e un modo giusto di perdere. O si sceglie il modello del confronto o dello scontro”. E ha proseguito “Non sarete voi amici dell’opposizione a prendere in mano la situazione. Dite che vincerete, intanto avete perso”, ha aggiunto. Poi rivolgendosi ai colleghi del Pd ha affermato: “Sono l’unico rappresentante del centrosinistra che dal 46 ha vinto le elezioni”. Mi sembrano assurde queste mozioni, che arrivano sempre quando c’è in atto un momento programmatico”. “Ho fatto quattro governi? Nessuno ricorda che non ho mai avuto una maggioranza. E un patto tra le forze politiche si deve fare necessariamente. E serve anche in vista del prossimo decennio”.
Margherita La Rocca Ruvolo (Udc) durante il voto alla mozione ieri, ha abbandonato l’Aula per protesta e si è  rifiutata di prendere parte al voto. “Non sono a mio agio dentro la maggioranza e ho lanciato un segnale per dire che è difficile metterci la faccia in certe occasioni – ha dichiarato –  Sono uscita fuori dall’Aula  per esprimere un disagio verso un governo che ha cambiato oltre 50 assessori e questa situazione di stallo che si vive nel Palazzo e che sta vivendo la Sicilia. Resto dove sono solo per un fatto di identità, ma stare all’opposizione è molto più semplice. Difficile è stare in maggioranza…”.
Il Movimento Cinquestelle, promotore della mozione ha dichiarato che non si aspettava miracoli. “Volevamo soltanto stanare gli ipocriti che predicano male e razzolano anche peggio. La mozione ha raggiunto il suo scopo: Ncd e Mpa hanno buttato la maschera, d’ora in avanti vanno considerati a tutti gli effetti in organico alla maggioranza”.