Bilancio e Finanziaria, corsa contro il tempo

La commissione Bilancio dell’Assemblea regionale ha approvato il Def (Documento economico finanziario) che ora passerà in Aula per la sua definitiva approvazione. La commissione ha anche dato il via libera a un ddl sulle variazioni del bilancio 2015, per uno stanziamento di due milioni e mezzo di risorse in favore di Riscossione Sicilia. L’articolo 1 della manovra prevede una ridefinizione del disavanzo complessivo di amministrazione per l’anno corrente in 3 miliardi 138 milioni, fortemente contestato dal Movimento Cinquestelle.
 
Interamente riscritto l’emendamento su Trenitalia, società alla quale spetteranno due milioni e 788 mila euro a titolo di pagamento dell’Iva. La commissione è convocata per martedì prossimo, per procedere all’esame del bilancio approvato giovedì sera dalla giunta e della finanziaria che, secondo quanto annunciato da Crocetta, andrà al vaglio del suo governo lunedì prossimo.
Intanto, proseguono le trattative tra il Governatore e il Governo centrale per definire l’accordo Stato- Regione sui conti siciliani.
 
Giovedì pomeriggio a Palazzo Chigi si è svolta una riunione tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, il sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa, il Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione Vincenzo Donato, i dirigenti della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell’Economia e dell’Agenzia per la Coesione territoriale e il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta, accompagnato dall’assessore all’Economia Alessandro Baccei. Due  i punti all’ordine del giorno: bilancio 2016 nel rispetto delle compatibilità di finanza pubblica e Patto per la Sicilia.
Dall’incontro è emerso che la Regione siciliana ha predisposto il bilancio per il 2016 in base alle risorse effettivamente a disposizione. A gennaio riprenderà il confronto per definire l’accordo Stato-Regione. Il Patto per la Sicilia dovrebbe essere firmato la prossima settimana. Il presidente della Regione ha auspicato una collaborazione per programmare i lavori della finanziaria in Aula.
“Insieme all’assessore all’Economia Baccei incontreremo il presidente dell’Ars Ardizzone – ha detto Crocetta – per stabilire l’iter dei lavori. Vorrei che lavorassimo tutti insieme e credo che ce ne siano le condizioni”.
Ormai è corsa contro il tempo per l’approvazione di bilancio e finanziaria e per impedire il ricorso all’esercizio provvisorio. Nel corso dell’ultima riunione di Giunta, l’esecutivo ha approvato un decreto sulla razionalizzazione delle società regionali e delle partecipate. Sarà l’assessore all’Economia Baccei, che “assume i provvedimenti amministrativi, formula le proposte, anche legislative, connesse alle prerogative proprie del socio, e propone le iniziative tendenti a garantire, nei limiti dell’equilibrio economico-finanziario”, si legge nel decreto, “il mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso interventi di fusione, liquidazione, incorporazione o trasferimenti anche parziali delle attività”.
Sono diciotto le società partecipate dalla Regione, di cui undici ritenute strategiche, sette da dismettere. Del primo elenco fanno parte, tra le altre, l’Azienda siciliana trasporti, Sicilia e-servizi, che cura la piattaforma informatica pubblica, la società finanziaria Irfis FinSicilia, Sviluppo Italia Sicilia, Siciliacque, Riscossione Sicilia, Seus (Sicilia emergenza urgenza sanitaria), e Maas, (Mercati agro alimentari Sicilia). Rientrano nel processo di dismissione, invece, la società di navigazione Mediterraneaaaaaa Holding (la quota detenuta è del 43%), Airgest (56,68%), società gestione dell’aeroporto di Trapani, Italkali (51%), azienda di produzione di salgemma, il Distretto tecnologico micro e nano sistemi, Distretto tecnologico Navtec, Distretto tecnologico Agrobio-Pesca e Interporti Spa. Per quanto riguarda Airgest, la Regione ha momentaneamente autorizzato il mantenimento della partecipazione azionaria per il tempo necessario alla realizzazione dell’investimento previsto nel piano industriale 2015-2019, “al fine di valorizzare le azioni e potere dismettere le stesse successivamente, mediante la nomina di un advisor”.
Saranno cedute anche le partecipazioni indirette quali Ast, Aeroservizi e Jonica Trasporti, detenute attraverso Ast. Confermata la liquidazione di Sicilia Patrimonio immobiliare, per scadenza del contratto di servizio lo scorso 5 dicembre, e di Società Interporti siciliani. Per le società che la Regione manterrà, scattano, comunque, le azioni di contenimento dei costi.