Stop Ponte, boomerang per l’Italia

PALERMO – Accontentarsi costa. Ai siciliani che chiedono autostrade e ferrovie prima del Ponte, bisognerebbe segnalare l’avanzamento delle grandi opere del nord dove i lavori per l’alta velocità tra Milano e Verona convivono con opere di geoingegneria come il Mose. Da quelle parti non si fanno graduatorie di priorità, nessuno chiede di avere il necessario, che peraltro hanno ormai da tempo.
In Sicilia, invece, dove il necessario è un sogno fumoso, e giustamente si richiedono autostrade e ferrovie all’altezza del resto d’Italia, si attiva contemporaneamente la peggiore contestazione possibile che non è quella di coloro che legittimamente possono non volere il Ponte sullo Stretto, ma quella di coloro che non vogliono il Ponte perché prima bisogna fare altro.
Non poteva esserci modo peggiore per regalarci, ancora una volta, decenni di sottosviluppo.
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