Rendiconto 2014, l’Ars ha speso ben 154 milioni per mantenersi

PALERMO – Nel 2014 l’Assemblea regionale siciliana ha speso circa 154 milioni di euro per mantenersi. È quanto si rileva dal rendiconto approvato in Aula questa settimana. Rispetto all’anno precedente l’Assemblea ha speso circa tre milioni in meno, un taglio dell’1,80 per cento della spesa. Il risparmio più consistente si è avuto sulle indennità e rimborsi per i deputati, passata, da circa 19 milioni e mezzo a 15 milioni 773 mila euro. Tagli anche alle autoblu e ai gruppi parlamentari.
Un risparmio di circa tre milioni e mezzo si è registrato per gli emolumenti ai dipendenti, con il cosiddetto tetto agli stipendi, ma in compenso la spesa per pensioni, imposte e tasse è aumentata di ben 5 milioni di euro, superando gli 86 milioni. Di questi, 61 milioni sono pensioni per dipendenti ed ex onorevoli. Le pensioni degli ex dipendenti sono costate 42 milioni 661 mila euro (in aumento rispetto all’anno precedente), i vitalizi degli ex deputati 19 milioni di euro. Il rendiconto è stato approvato con il voto contrario del Movimento Cinquestelle e di alcuni deputati del centrodestra.
Subito dopo l’Ars ha esaminato ed approvato il disegno di legge che autorizza i gruppi parlamentari a pagare l’Irap per i propri dipendenti cosiddetti stabilizzati con i fondi per il funzionamento.
Il disegno di legge è stato redatto dopo il rilievo della Corte dei Conti che ha sottolineato come l’Irap debba essere a carico del datore di lavoro e non può essere pagata con i fondi che l’Ars gira ai gruppi per il pagamento degli stipendi dei dipendenti.