2015, un altro anno da dimenticare per la Sicilia. Terra di opportunità non colte, di potenzialità non sfruttate, di occasioni mancate. Terra senza futuro che non ha più alibi e che negli ultimi anni non ha fatto altro che collezionare un segno negativo dopo l’altro.
L’immobilismo e l’inconcludenza della politica sono certamente in cima alla lista delle cause che hanno portato la nostra Isola sull’orlo del baratro.
Dall’incapacità della nostra classe politica alla mancata crescita, il passo è breve: il turismo che non decolla a dispetto del ricchissimo patrimonio culturale, archittettonico e paesaggistico, i fondi Ue non spesi, le infrastrutture da Terzo mondo.
E ancora, un Pil che, dopo otto lunghi anni di recessione nel corso dei quali siamo addirittura arrivati ai livelli del lontano 1995 (82,7 mld), cresce, per il momento, (+0,4%) solo nei documenti redatti dall’Ufficio Statistica della Regione siciliana.
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Testi di Carmelo Lazzaro Danzuso, Dario Raffaele, Antonio Casa, Patrizia Penna