Patto dei sindaci e PAES, nuove strategie d’azione verso la sostenibilità energetica

All’interno della conferenza di Rio de Janeiro del 1992 è stata adottata da un cospicuo numero di paesi facenti parte dell’ONU e dall’Unione Europea la CONVENZIONE QUADRO DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI.
Punto di arrivo di questi lavori fu il protocollo di Kyoto, firmato dall’Unione Europea il 29 aprile 1998, testo di riferimento e a livello internazionale per la lotta ai cambiamenti climatici. Il protocollo entrò in vigore il 16 febbraio 2005, ma non tutti i paesi industrializzati lo rispettarono ed alcune nazioni, precedentemente considerate in via di sviluppo come Cina e Indie, diventarono tra i maggiori responsabili di emissioni di gas ad effetto serra a livello globale. E per questi motivi, gli impegni assunti col protocollo di Kyoto ebbero un prolungamento fino al 2020.
Fin dalla nascita della COMUNITA’ EUROPEA DEL CARBONE E DELL’ACCIAIO (CECA), l’Unione Europea ha sempre avuto al centro della sua agenda politica il tema dell’energia. Attraverso il PACCHETTO EUROPEO CLIMA-ENERGIA 2020 detto “Pacchetto 20-20-20”, adottato nel gennaio 2008, l’UE ha rafforzato il proprio impegno secondo un approccio integrato clima-energia con tre obbiettivi chiave che i paesi membri si impegnano a perseguire entro il 2020  e che consiste nel: ridurre le emissioni totali delle economie del 20% rispetto al 1990, aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili del 20% del fabbisogno totale, ridurre i consumi globali di energia primaria del 20% rispetto all’andamento tendenziale.
Per raggiungere i traguardi fissati in ambito internazionale l’Italia si e dotata, nel marzo 2013, del documento di STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE (SEN).
 
Al fine di realizzare tali propositi nel medio lungo-periodo (2020) la strategia si articola in sette priorità:
– EFFICIENZA ENERGETICA
– REALIZZAZIONE DI UN MERCATO INTERNO DEL GAS
– SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE ENERGIE RINNOVABILI
– SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE E DEL MERCATO ELETTRICO
– RISTRUTTURAZIONE DEGLI IMPIANTI
– PRODUZIONE SOSTENIBILE DI IDROCARBURI NAZIONALI
– MODERIZZAZIONE DEL SISTEMA DI GOVERNANCE.

Anche il Governo Regionale siciliano ha voluto dare il proprio contributo alla corsa verso la decarbonizzazione e la realizzazione di uno sviluppo energetico sostenibile, approvando, il 29 gennaio 2009, il PEARS (Piano Energetico Ambientale Regionale della Regione Siciliana), con i seguenti obiettivi:
– Realizzare uno sviluppo sostenibile del territorio regionale;
– Promuovere politiche di risparmio energetico;
– Favorire la ristrutturazione, l’ampliamento e il potenziamento delle infrastrutture energetiche.

La Regione Siciliana ha individuato nell’iniziativa Patto dei Sindaci lo strumento principale atto a rilanciare l’economia locale, una nuova economia basata sull’efficientamento energetico per la sostenibilità ambientale. Il Patto dei Sindaci è un’iniziativa sottoscritta dai Comuni europei che si impegnano a contribuire agli obiettivi della politica energetica comunitaria.
La ratifica del patto impegna i comuni a:

– Ridurre le emissioni di una quota maggiore del 20%, andando oltre gli obiettivi fissati dalla Unione Europea (UE) al 2020;
– Redigere un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES);
– Organizzare eventi per sensibilizzare i cittadini.

Questa diventa un’opportunità per garantire al proprio territorio una maggiore sostenibilità ambientale con le conseguenze economiche derivanti (sviluppo dell’offerta locale, risparmio sui consumi energetici e maggior efficienza nei servizi).
Pubblicato il PAES inizia la fase attuativa nella quale l’autorità locale si impegna a garantire le risorse umane necessarie alla realizzazione delle azioni contenute nel Piano d’Azione, nonché a realizzare giornate destinate alla sensibilizzazione e alla formazione dei cittadini, protagonisti della vita economica e sociale, al fine di creare una nuova mentalità di sfruttamento delle risorse energetiche.

Scafidi Salvatore Junior classe III, IISS IPSIA “Capizzi” di Bronte