Rifiuti, sì di 15 Regioni agli impianti energetici

ROMA – Parere favorevole di 15 Regioni su 20 al “decreto termovalorizzatori” del presidente del Consiglio dei ministri. “è un parere condizionato a emendamenti e osservazioni per l’integrazione tra i piani regionali e quello nazionale. Questo è quel che porterò alla Conferenza Stato-Regioni. Siamo convinti che verranno accolti i nostri emendamenti”, ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine della seduta di ieri della Conferenza.
Il nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei ministri individua otto nuovi inceneritori da realizzare nel nostro Paese: tre al centro (Umbria, Marche e Lazio), due al sud (Abruzzo e Campania) e tre nelle isole (due in Sicilia e uno in Sardegna). Sei i contrari (tra cui Lombardia, Marche, Umbria, Abruzzo e Molise).
L’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, ha puntualizzato che “sui nuovi impianti siano le Regioni a decidere perché sono le Regioni che fanno i piani dei rifiuti e quelli della raccolta differenziata”. Secondo quanto spiegato da Bonavitacola, sono due i Dpcm al vaglio, uno sui termovalorizzatori e l’altro sugli impianti di trattamento della frazione organica. Per entrambi, il parere della Conferenza delle Regioni è stato favorevole, ma condizionato al recepimento da parte del governo di due emendamenti approvati dalle Regioni.
L’assessore regionale al Bilancio e coordinatore degli assessori al Bilancio in Conferenza delle Regioni, Massimo Garavaglia, ha dichiarato: “Proporremo al ministro dell’Ambiente Galletti che i rifiuti aggiuntivi non possono andare in Regioni che hanno problemi di polveri sottili; ci sono anche le infrazioni sulle polveri sottili, quindi le due cose non possono andare insieme. Noi stiamo smantellando gli inceneritori e quindi per noi il dl così non ha senso”, ha concluso l’assessore.