CATANIA – Sono 1931, fino al 30 settembre 2009 i provvedimenti del condono edilizio esitati dal Comune di Catania ai sensi delle leggi sulla sanatoria, ultima in ordine di adozione la legge regionale 1/2008, la “Legge Finanziaria siciliana”.
L’incasso ottenuto da questi 1931 provvedimenti è di 2 milioni 15 mila euro, ma c’è di più. Nel computo totale delle pratiche definite per l’anno 2009, infatti, occorre conteggiare anche quelle a ‘ruolo’, ovvero quelle che hanno già completato l’iter burocratico e aspettano di essere pagate dai contribuenti. “I dati che mi ha consegnato l’ingegnere Gaetano Bonanno, responsabile del servizio Servizio Condono Edilizio ed Antiabusivismo – ha affermato l’assessore comunale all’Urbanistica e al Territorio, Luigi Arcidiacono – dimostrano chiaramente che con ben 3 mesi di anticipo è stato raggiunto l’obiettivo di 4 milioni di euro”.
La somma si ottiene aggiungendo ai 2 milioni 15 mila euro già incassati proprio le pratiche a ruolo le cui richieste d’iscrizione sono due. Una con nota n. 210066 relativa agli oneri non pagati per il 2008 per un incasso previsto di 396.300,99 euro e l’altra con iscrizione a ruolo del 9 novembre 2009 che porterà all’incasso di 1.628.019,65 di euro. Nel mese di ottobre, poi, sono già state esitati 200 procedimenti per un incasso presunto di 380 mila euro.
“Con questo ritmo, e con ancora tre mesi da conteggiare – ha precisato l’assessore Arcidiacono – siamo andati ben oltre l’obiettivo richiesto, anche se devo ammettere che è molto probabile che per l’anno prossimo l’obiettivo dovrà essere ridimensionato”.
Mancano infatti uomini e mezzi. “Già quest’anno – spiega Arcidiacono – abbiamo lavorato con quattro geometri in meno rispetto all’anno scorso, e per l’anno prossimo è prevista una ulteriore riduzione del personale a causa dei pensionamenti”
Rispetto all’anno scorso, comunque, si è fatto un passo avanti. Al 31 dicembre 2008, infatti, sono state esitate 2.021 provvedimenti riuscendo a realizzare un incasso di 2.323.000 euro. Il problema del Comune di Catania, purtroppo, rimane sempre lo stesso mancano le risorse per mezzi e persone. L’informatizzazione, per esempio, che agevolerebbe di molto il servizio sia per il cittadino che lo riceve che per i dipendenti comunali che lo assicurano, lascia molto a desiderare, “anche se qualche computer nuovo è già arrivato – sottolinea Luigi Arcidiacono – ma non è sufficiente”.