Catania – Sant’Agata, festa senza tempo. Mons. Gristina: “Lei, esempio di misericordia”

CATANIA – Entra nel vivo la festa in onore di Sant’Agata. Oggi pomeriggio la Patrona, che ieri è stata riabbracciata dai catanesi, tornerà in strada tra la gente per il giro interno. Un momento magico, che attira ogni anno centinaia di visitatori da tutto il mondo, durante il quale si potrà verificare se la macchina organizzativa della terza festa religiosa della cristianità, funzionerà.
Quest’anno, infatti, il comitato per i festeggiamenti ha redatto un rigido regolamento per consentire alla manifestazione di procedere nel modo migliore e soprattutto più trasparente. Una richiesta avanzata negli anni dal comitato per la legalità e dal portavoce, Ranato Camarda che, quest’anno si dice soddisfatto per la nuova regolamentazione della tre giorni: “Le intenzioni sono buone”, ha evidenziato nel corso della consueta conferenza stampa prima dell’avvio dei festeggiamenti.
“Sappiamo che le soluzioni per questo grande evento saranno sempre parziali – ha aggiunto Camarda – Ma a noi vanno bene i piccoli passi in avanti. E ci va pure bene aspettare con pazienza”.
Le somme si tireranno, dunque, a partire da domani mattina, quando la Santa rientrerà in Cattedrale e la città, lentamente, tornerà alla normalità.
“Appezziamo il lavoro che si sta facendo e la cordialità che il Comune ha riservato nei nostri confronti – ha proseguito il portavoce che, però, non si lancia in facili entusiasmi. “Una cosa sono le buone intenzioni – ha evidenziato –  altra sono i risultati ottenuti”.
Ieri, intanto, si è svolto il momento più commovente della festa, con la messa dell’aurora e l’uscita del fercolo, e con l’omelia dell’arcivescovo  Salvatore Gristina che ha sottolineato il valore del giubileo straordinario indetto da Papa Francesco.
“Agata è esempio di misericordia – ha detto il pastore catanese -. Essere Chiesa in uscita, che sappia proclamare il Vangelo e aiutare chi ha bisogno”, ha proseguito Gristina, ricordando l’invito del Santo Padre.
E ancora: “Stiamo celebrando la festa della Santa Patrona durante l’Anno Santo della Misericordia – ha evidenziato mons. Gristina -. Papa Francesco lo ha voluto affinché ciascuno di noi sperimenti l’amore misericordioso del Signore: ne abbiamo tutti tanto bisogno. Lasciamoci amare, confortare, consolare e carezzare dal Signore”.
Di Misericordia ha invece parlato Monsignor Barbaro Scionti, nel discorso che ha accompagnato il fercolo all’uscita della Cattedrale.
“Nel Giubileo della Misericordia che stiamo celebrando e che questa mattina ha visto in modo speciale coinvolti i devoti – ha detto – ci piace vedere Sant’Agata, la nostra amata Patrona, le sue reliquie, come un segno speciale, un dono particolare della Misericordia alla nostra chiesa e alla nostra città”.