Energia dai rifiuti, in Sicilia si parte

PALERMO – Forse ci sarà ancora qualche minima possibilità di manovra sul numero, ma la certezza è che in Sicilia si faranno gli impianti per la valorizzazione energetica del rifiuto. Saranno due, secondo il piano del governo nazionale varato lo scorso luglio, ma potrebbero, almeno nelle speranze della Regione, anche essere sei e più piccoli, senza per questo modificare il quantitativo stimato di 700 mila tonnellate all’anno.
Un risultato calcolato sulla base della Sicilia futura e virtuosa che dovrà necessariamente garantire una gestione del rifiuto nei limiti di legge – almeno il 65% di differenziata, nel 2014 si è superato di poco il 12% – e una netta riduzione della produzione.
Soltanto così si potranno rendere marginali le discariche che, pur essendo al limite della saturazione, continuano a rappresentare di gran lunga il “sistema” di gestione dei rifiuti nell’Isola.
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