Start up, in Sicilia il 4,8% di quelle italiane

PALERMO – Sono 246 le start up siciliane iscritte al registro nazionale, il 4,8% del totale nazionale. Sono questi i dati che emergono dal rapporto di Digital Magics, business incubator, che il mese scorso ha aperto il primo incubatore di idee per start up a Palermo, il primo in Sicilia.
Con 84 start up innovative (34% del totale regionale) Catania è la provincia leader nella regione e precede Palermo che ne ha 71 (29%). Più distanziate le provincia di Messina con 33 start up (13%) e Agrigento con 18 (7%), mentre sono poco più di una decina quelle presenti a Caltanissetta e Trapani (12 ciascuno, 5%), e Siracusa (11 – 4%). In coda alla graduatoria sono Enna e Ragusa dove sono attive rispettivamente 3 (1%) e 2 (0,8%) start up. Si tratta prevalentemente di società a responsabilità limitata (srl) e poche società cooperative. A Catania e Palermo, dove si concentrano più della metà delle start up siciliane, le aziende innovative si occupano soprattutto di produzione di software e consulenza informatica: se nel palermitano e nel siracusano rappresentano il 30%, nel catanese arrivano al 47%. Sono tante anche a Messina (30,8% del totale) e Siracusa (33,3%).
In provincia di Palermo (17,2%) ci sono in percentuale più start up nel settore della ricerca scientifica e sviluppo che a Catania (14,1%). Fra le start up anche diversi studi di architettura e ingegneria, collaudi e analisi tecniche. Ad Agrigento sono quasi un quarto del totale (21,4%), a Palermo il 7,8%. La maggior parte delle start up siciliane ha una capitalizzazione mediamente non superiore ai 10 mila euro: se a Palermo sono il 76% del totale (54 su 71) a Catania arrivano al 77% (65). Anche a Messina pesano per oltre i due terzi (76% e 25) così come ad Agrigento (78%) e Caltanissetta (83%). Si scende sotto questa soglia solo a Trapani (67%) e Siracusa (72%). Nel catanese solo il 14% (12) delle imprese innovative ha un capitale sociale fino a 50 mila euro mentre sfiorano il 5% (4) quelle con capitale da 50 a 250 mila euro. Sono meno le start up palermitane con capitale da 10 a 50 mila Euro (quasi il 10% del totale), ma sono di più (8%) quelle da 50 a 250 mila euro. L’unica start up siciliana che supera i 5 milioni di capitale sociale è nel ragusano e opera nel comparto energetico. La prima start up nell’isola è comparsa proprio a Palermo nel 2009 ma, dopo un’accelerazione nel 2013, il vero boom di iscrizioni nel Registro delle Imprese Innovative si è rilevato nel 2014 (84 iscrizioni in Sicilia) con Palermo (33) davanti a Catania (25). Nel 2015 il trend è rallentato stavolta con una maggiore natalità di imprese innovative nel catanese (23) rispetto al capoluogo (19).
L’analisi di Digital Magics sul versante economico-finanziario ha evidenziato come grazie al fondo di garanzia per le start up del ministero dello Sviluppo Economico, fino all’agosto dello scorso anno, sono arrivati in Sicilia quasi 6,5 milioni di euro mentre nel 2014 su 297 operazioni di venture capital appena 5 hanno riguardato l’isola contro i 13 della Campania.
 


La Lombardia guida la classifica con 1.127 start up
 
28Unioncamere-Infocamere invece riporta nel suo studia dati nazionali. L’analisi riporta il panorama delle start up innovative suddivise per regioni. Nella classifica quindi delle regioni, a primo posto c’è la Lombardia con 1.127 start up. Sul podio, di seguito, Emilia Romagna e Lazio che contano rispettivamente 557 e 502 start up. Di seguito Veneto (385), Piemonte (354), Campania (309) e Toscana (304).
Ottava posizione per la nostra amata Isola, che tutto sommato in questo caso ha portato un buon risultato. Tra le regioni peggiori Liguria (86), Umbria (78), Basilicata (35) e Molise (20).
All’ultimo posto, la regione “più indietro” è la Valle D’Aosta che conta solamente 11 start up.
In percentuale in Italia una start up su è della Lombardia, mentre per il 5% di quelle presenti su tutto il territorio nazionale possiamo dire che sono siciliane.