Quello esposto è un esempio di come le indagini debbano individuare i veri colpevoli e non danneggiare coloro che non c’entrano. Si tratta di una linea che coincide con la riforma in tema di intercettazioni che il Parlamento sta affrontando, quindi in linea con la direzione del Governo.
Spataro vuol fare rispettare i principi del contraddittorio tra le parti e il diritto di difesa davanti al giudice chiamato a pronunciarsi.
Le indicazioni che precedono riguardano anche la Polizia giudiziaria che non potrà trascrivere nei brogliacci le intercettazioni con dati inutilizzabili, irrilevanti e insieme contenenti dati sensibili.
Tali linee guida sono state inviate anche al presidente del Garante per la protezione dei dati personali oltre che al Consiglio dell’ordine degli avvocati di Torino. Si tratta di un testo de IlFattoQuotidiano.it sul quale è superfluo alcun commento.
La questione riguarda il primo punto di ogni indagine giudiziaria e cioè che i magistrati requirenti debbono cercare, sempre e comunque, la verità, per quanto essi rappresentino l’accusa.
Anche la magistratura requirente, come il caso citato del procuratore di Torino, Spataro, dimostra sempre di più attinenza con metodi che vogliono appurare la verità. Sono ormai rari i casi in cui alcuni procuratori non si attengono all’etica.
Proprio il grande potere che hanno gli accusatori deve consigliare loro prudenza ed attenzione, sentendo tutte le parti con continuità e avendo sempre presente che non è consentito a nessuno uscire dai binari che vogliono accertare i fatti come sono, nel vero e non nel dubbio, perché il dubbio è sempre a favore dell’accusato.
Proprio per questo è necessario che l’accusa provi quanto sostiene, al di là di ogni ragionevole dubbio, perché è sempre meglio un colpevole fuori che un innocente in carcere. Privare qualcuno della libertà personale, quando non vi è assoluta certezza della sua colpevolezza, è sempre un danno che si fa alla Comunità, anche se la legge prevede che l’indagine possa essere basata su indizi gravi, precisi e concordanti.
La magistratura italiana è fra quelle che ha più alte competenze al mondo. Questo è una sicurezza per i cittadini onesti, su cui devono contare.