Province morte, ma costano 500 milioni di euro

PALERMO – Crocetta ha fatto della rimodulazione delle Province regionali siciliane uno dei cavalli di battaglia della propria campagna elettorale, ma il presidente della Regione, anche in questo caso, ha dimostrato che fra le promesse e i fatti c’è una gran bella differenza.
Sono passati più di tre anni dall’inizio dell’iter di approvazione della legge 15/2015, che avrebbe dovuto portare all’abolizione delle care, vecchie e costose Province, ma tra rinvii, stasi e incertezze, tutto è rimasto come prima.
Dopo l’impugnativa del Governo nazionale per abuso di “Autonomia speciale”, i correttivi alla legge sono stati approvati dalla Commissione affari istituzionali, ma sulla questione si attende ancora la decisione dell’Ars.
Nel frattempo, gli Enti continuano a costare, solo di spesa corrente, quella improduttiva, circa 500 mln di euro l’anno.
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