Catania – Sostare, e-mail del presidente infiamma il Consiglio comunale

CATANIA – Scintille in aula consiliare a Catania lo scorso mercoledì, quando il nuovo contratto è di nuovo stato discusso in aula e per il quale sono stati presentati circa 80 emendamenti. Non solo il nuovo contratto di servizio con la società partecipata Sostare non è ancora stato votato e non se ne conoscono i tempi, scoppia anche una pesante polemica, con annesse scuse, tra il Consiglio comunale, atto a votare il documento, e il presidente della partecipata, Gilberto Cannavò. Il tutto per mezzo stampa.
Durante la seduta infatti, il presidente Cannavò ha inviato una missiva la giornale online Sudpress in cui attacca pesantemente l’intero Consiglio. “Comprendo che in questo momento storico alcuni consiglieri comunali abbiano necessità di “ripulire” propria immagine agli occhi dell’opinione pubblica mediante proclami di pseudo- moralità all’indirizzo di Sostare. Tuttavia, non posso che sorridere, seppur amaramente, nel vedere che i protagonisti di queste iniziative sono gli stessi soggetti che – come riportato di recente da tutte le testate giornalistiche – hanno percepito gettoni di presenza nelle commissioni consiliari, nonostante la loro permanenza sia durata appena una manciata di minuti o, addirittura, siano risultati contemporaneamente presenti a più commissioni”, si legge nella missiva di Cannavò, che poi si dedica a elogiare l’operato del consiglio direttivo.
La missiva/articolo è stata letta in aula dal consigliere di Catania Futura, Agatino Lanzafame ed ecco che scoppia la bomba. L’intero Consiglio si adira e seppure non tutti lo dicono apertamente, vogliono le dimissioni di Cannavò.
 “Ci siamo ritrovati in una situazione veramente imbarazzante. – dichiara il presidente del Consiglio Comunale Francesca Raciti – è inaccettabile che il presidente di una società partecipata faccia una dichiarazione del genere, offendendo l’intero organo consiliare. Ci aspettiamo le immediate scuse dal presidente Cannavò, il quale è entrato nel merito di un atto deliberativo che non gli spetta. è il senato cittadino che si deve determinare su queste questioni”. Non fa in tempo a finire la giornata però che inizia un gioco di invii e re-invii di lettere, sempre allo stesso giornale, in cui si cerca di tranquillizzare gli animi, ma al contempo si punta l’attenzione su una vicenda che ha del grottesco.
Il primo a scrivere è l’avvocato di Sostare, Salvatore Neri. Si scusa con tutti e specifica che la prima missiva è opera sua sebbene risultasse inviata a firma del presidente Cannavò e risultasse inviata dal suo indirizzo email. Lo segue poi il presidente Gilberto Cannavò, che si scusa a sua volta e spiega così la vicenda: “Avevo dato mandato ad un mio collaboratore di rispondere ad un articolo pubblicato relativo a presunti sprechi alla Sostare, ma il mio messaggio è stato evidentemente travisato. Preciso che va riconosciuto il lavoro svolto dagli stessi consiglieri, specialmente per la delibera della Sostare. Chi mi conosce sa che sono una persona mite e che da quando rivesto il ruolo di presidente ho sempre mantenuto un profilo rispettoso delle istituzioni e dei loro rappresentanti, anche in occasione degli attacchi ricevuti, operando sempre nel massimo rispetto del Consiglio Comunale”.
Intanto però il presidente del Consiglio Francesca Raciti, anche alla luce di questa vicenda, ha convocato per oggi la conferenza dei capi gruppo. Le associazioni Adiconsum e Confcommercio, inoltre, auspicano che non ci sia il tanto discusso aumento delle tariffe che vanno a gravare sulle tasche dei cittadini.