Agricoltura: 2,2 mld rubati allo sviluppo

Il terzo rapporto Coldiretti sulle agromafie ha rilanciato il tema dell’attività e soprattutto il guadagno della malavita nelle campagne italiane. Italiane, ma soprattutto meridionali e siciliane, perché la nostra regione – rappresentata in primis tramite la provincia di Ragusa – si colloca tra i territori con più alta presenza di mafia impegnata a gestire le attività del primo settore. L’indice di Ioc (indice di organizzazione criminale) rilevato per la provincia iblea è pari a 100. Un dato superiore a quello di Reggio Calabria (99,4), l’intera Napoli (78,9) o tutta Foggia (67,4). Ragusa in realtà non è sola, perché tra le prime dieci province italiane con più alto indice si trovano altre due siciliane, Caltanissetta (69,4) e Catania (57,5), allargano l’analisi alle prime venti si aggiungono Siracusa (49,2), Enna (48,4) e Palermo (47,5) ed infine ampliando il raggio alle 30 province si distinguono anche Trapani (45,3) e Agrigento (43,4).
 
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