Catania – Lavori per l’Hilton di Capomulini. Item vince il contenzioso legale

CATANIA – “Siamo soddisfatti, finalmente adesso possiamo appaltare a un nuovo general contractor l’esecuzione dei lavori perché nasca presto il nuovo complesso turistico Hilton”. Commentano così dalla società Item la sentenza emessa lo scorso 18 marzo dal giudice cautelare del tribunale di Catania Mariapaola Sabatino, che accoglie totalmente il ricorso depositato da Item Capomulini s.r.l. contro il general contractor Volteo, al 100% controllata da Kinexia.
 
Un contenzioso che nasce perché dopo l’acquisto da parte di Item, società dello sceicco di Abu Dhabi, del vecchio complesso della Perla Jonica allo scopo di trasformarlo in un nuovo hotel Hilton e dopo la consegna dell’appalto al general contractor, questo avrebbe fatto una serie di inadempimenti (sospensione ingiustificata dei lavori appaltati, mancata consegna del crono programma e dei progetti esecutivi, la conclusione non autorizzata del contratto di subappalto con Innovatec s.r.l.) tanto che la ricorrente Item ha intimato la risoluzione del contratto, nonché ha diffidato la Volteo alla riconsegna del cantiere previo sgombero dei locali. Accuse per le quali il giudice ha dato ragione a Item, decidendo anche il pagamento delle spese legali a carico di Volteo. “Accoglie il ricorso e per l’effetto ordina a Volteo  Energie s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, di restituire immediatamente a Item Capomulini s.r.l. tutte le aree di cantiere relativo al contratto di appalto stipulato tra le parti in data 6.10.2104 ancora eventualmente in suo possesso di cui al verbale di consegna del 12.11.2014, nonché lo sgombero immediato delle suddette aree da persone e/o cose di sua proprietà che si trovino eventualmente ancora sui luoghi”, si legge sulla sentenza del giudice della Prima sezione civile del tribunale di Catania. La società Volteo, contattata al telefono dal Quotidiano di Sicilia, si riserva di rispondere su eventuali decisioni solo dopo avere studiato le motivazioni della sentenza con gli avvocati.
La vicenda della Perla Jonica inizia molti anni fa quando lo sceicco Hamed Al Hamed appartenente alla famiglia reale di Abu Dhabi, negli Emirati arabi, si interessa all’acquisto del noto complesso turistico residenziale nato negli anni 90 per opera del gruppo Costanzo e che conta diversi plessi con centro congressi, albergo centrale, palazzine con 130 appartamenti, uffici, ristorante sul mare, piscina coperta da 33 metri e una scoperta olimpionica da 50 metri, verde, strade e parcheggi. Dalla manifestazione di interesse all’acquisto del complesso per un totale di 33 milioni e 500 mila euro, sono passati tanti anni, tante autorizzazioni apposite sono state rilasciate da tutti gli enti politici preposti ed è arrivato un finanziamento europeo a fondo perduto tramite contratti di sviluppo di 24 milioni di euro. Non sono mancate inoltre complesse vicende legali che comunque non hanno bloccato l’acquisto del complesso di immobili, alberghi e villette affacciate sul mare. Beghe giudiziarie che stanno interessando anche la parte esecutiva dei lavori. Dalla Item nessun dubbio comunque: “Abbiamo detto che lo faremo e così sarà”.