Catania – Differenziata, il servizio funziona ma si coinvolgano i commercianti

CATANIA – Pochi sacchetti, campane del vetro lontane, esercizi commerciali coinvolti a macchia di leopardo. È passato un mese dall’inizio del servizio sperimentale di raccolta della differenziata porta a porta in un quadrilatero di Catania e, nonostante gli apprezzamenti dei cittadini, sono già numerose le modifiche da apportare. A partire dalla distribuzione dei sacchetti blu dove raccogliere l’immondizia differenziata multi materiale.
 
Consegnati ai condomini, infatti, i sacchi blu sono presto spariti, arraffati dai produttori più assidui di rifiuti o, come sembra più plausibile, dai soliti catanesi che, se vedono qualcosa la prendono, non si sa mai dovesse servire. “Distribuiremo più sacchi – affermano dall’Ipi, la ditta aggiudicataria del servizio per conto del Comune – e li consegneremo direttamente ai cittadini. In ogni caso – continuano – ritireremo anche sacchetti generici, l’importante è che siano posizionati all’esterno dei palazzi, come gli altri”.
 
E se la faccenda sacchetto è stata risolta così, per quanto riguarda le campane per la raccolta del vetro (che non va inserito insieme agli altri materiali riciclabili), le cose sono diverse: le campane, infatti, sono diminuite nel numero proprio nella zona interessata dalla raccolta porta a porta, cosa che ha creato non poche difficoltà ai cittadini. Sono tanti, infatti, ad essersi lamentati del fatto di non trovare un contenitore del vetro nelle vicinanze di casa, e di dover fare centinaia di metri carichi di bottiglie e barattoli.
 
“Le campane sono diminuite lungo le strade – afferma l’assessore alla nettezza urbana del Comune di Catania, Domenico Mignemi – ma, a breve, posizioneremo altri contenitori nei palazzi, per facilitare i cittadini che stanno collaborando numerosi”. Diverso il discorso per quanto riguarda gli esercizi commerciali: anche questi dovrebbero essere coinvolti attivamente nel “nuovo corso” della raccolta differenziata, ma, in effetti, lo sono poco, dal momento che la maggior parte di questi non ha ricevuto alcun contenitore dove conferire il materiale che viene, così, buttato nell’indifferenziata.
 
E questo, nonostante l’amministrazione avesse annunciato che Ipi, aveva “fornito gratuitamente 300 bidoni carrellati nuovi (con adesivi indicanti la tipologia di materiale da conferire) alle utenze commerciali ubicate nelle tre aree per il servizio di raccolta monomateriale di carta e cartone, plastica e vetro”. “È vero – continua Mignemi –  relativamente agli esercizi commerciali siamo ancora all’inizio perché abbiamo preferito iniziare dai residenti, ma provvederemo quanto prima a coinvolgerli tutti”.