Trasporti, infrastrutture solo su carta

PALERMO – Ci sono diversi miliardi di euro che pendono sulla Sicilia e che costituiranno materia necessaria per l’attivazione dei nuovi cantieri. Lo rivelano i piani di Anas e Rfi che nelle ultime settimane hanno diffuso i numeri del loro impegno futuro nell’Isola per renderne il sistema infrastrutturale quantomeno più adeguato agli standard nazionali.
Il terreno che ci separa dalle realtà più avanzate, del resto, è ancora tanto e appare insuperabile. All’impegno, pertanto, dovranno necessariamente seguire i fatti. Per il momento agli occhi di un viaggiatore si presenta soltanto una terra desolata dove spostarsi da un capo all’altro dell’Isola sembra farsi ogni giorno sempre più complicato. Troppe, infatti, le strade esistenti che necessitano di manutenzione – 3.500 km su circa 14.000 – troppo pochi i binari a doppio senso di circolazione dei treni: 180 km su oltre 1.300. L’arretratezza è tutta qui.
 
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