Grecia sotto i riflettori nuove richieste dall’Ue

BRUXELLES – Gli occhi dell’Europa si concentrano nuovamente sulla Grecia. Stando alle decisioni prese nei giorni scorsi, il Paese deve approvare un Pacchetto di contingenza, con nuove misure di austerità, che scatteranno qualora Atene non rispettasse i target di bilancio fissati per 2015 e 2016. Come sottolineato dal presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il Governo greco deve approvare il pacchetto e, se ci sarà anche un accordo con i creditori su tutte le altre misure, giovedì prossimo verranno sbloccati gli aiuti promessi.
“Il Pacchetto di contingenza – ha spiegato Dijsselbloem – contiene misure che vanno attuate nel caso in cui non si raggiungono i target fissati. Devono essere basati su fattori oggettivi che indichino quando le misure scattano”. Quali misure e cosa le farà scattare sarà deciso insieme al ministro greco Tsakalotos, con il quale l’Eurogruppo continua a lavorare “costruttivamente".
L’Eurogruppo ha anche dato mandato a Dijsselbloem di individuare le modalità di un possibile alleggerimento del debito, che dovrà rispettare comunque i limiti fissati dalla discussione dell’anno scorso. Ovvero: no a un taglio del debito, ma via libera a un “reprofiling”, con estensione delle scadenze o dei periodi di grazia.
Per il direttore generale del Fmi Christine Lagarde, le misure di contingenza “devono essere approvate in anticipo”, ma devono allo stesso tempo “essere credibili e scattare con precisione”.
“Sono fiduciosa – ha aggiunto – che tutti possiamo lavorare insieme costruttivamente. Il programma deve andare su due gambe, le misure e la sostenibilità del debito. Niente è deciso finché tutto è deciso”.
Lo stesso Dijsselbloem ha confermato la necessità di “parlare della ristrutturazione del debito greco, senza però considerare un ‘haircut’, perché vogliamo che il Fmi venga a bordo nel terzo pacchetto di aiuti”.
Intanto, in Grecia “la situazione della liquidità sta diventando stretta”. Lo ha detto il responsabile del Fondo salva-Stati Esm Klaus Regling, parlando al termine della riunione dei ministri delle finanze dell’Eurozona.
“Ci sono i pagamenti del servizio del debito – ha spiegato – e la maggior parte sta arrivando a scadenza. C’è il rischio che il governo accumuli ancora arretrati nel mercato interno.
Regling ha concluso evidenziando come a livello tecnico si sta guardando a “opzioni come l’estensione della maturità e periodi di grazia” sui rimborsi, mentre “possono essere esclusi ‘haircut’ del valore nominale”.