Ministero della Salute e Anac insieme contro la corruzione

ROMA – Il Protocollo d’Intesa tra l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e il ministero della Salute è stato firmato giovedì scorso dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e da Raffaele Cantone, presidente dell’Anac. Con il Protocollo d’Intesa le  parti si impegnano a porre in essere  forme di reciproca collaborazione, al fine di condurre in maniera condivisa e congiunta, attività di verifica, controllo e valutazione anche sul campo, avvalendosi dell’Agenzia nazionale per i  servizi sanitari regionali (Agenas), circa la corretta e completa implementazione da parte delle aziende sanitarie e degli enti assimilati del Servizio  sanitario nazionale delle raccomandazioni e degli indirizzi per la predisposizione ed attuazione dei  Piani di prevenzione della  corruzione  (Ptpc), si legge nel testo.
Il ministro della salute ha dichiarato: “L’idea che ha portato alla nascita di questa task force, con ispettori del ministero della Salute, dell’Autorità nazionale anticorruzione e del Comando carabinieri per la tutela della Salute, è stata quella di andare a verificare l’attuazione effettiva sul territorio del Piano nazionale per la prevenzione della corruzione (Pna) – settore Sanità, approvato recentemente. Non vuole essere una attività di repressione, ma di prevenzione. Dobbiamo cambiare l’approccio culturale, con una presa di responsabilità e consapevolezza da parte di tutti, operatori ma anche cittadini”.
Francesco Bevere, direttore generale di Agenas, ha evidenziato inoltre che “un sistema di controllo organizzato, che misuri il grado di risposta da parte degli operatori alle indicazioni appositamente formulate per i servizi sanitari nel Piano nazionale anticorruzione, consentirà di incoraggiare trasparenza e buona amministrazione, fattori irrinunciabili per un sistema che garantisce servizi alle persone”.
Cantone ha espresso soddisfazione per essere riusciti a passare “dalle chiacchiere ai fatti”.
All’articolo due troviamo le novità inerenti al “Registro del personale ispettivo” che per, lo svolgimento  delle attività ed in ossequio ai principi  di trasparenza, imparzialità e rotazione, è organizzato presso Anac. Il Registro non comporterà “nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica” e avrà un ruolo di “supporto delle attività di  verifica dei Piani Triennali, di  competenza  di Anac, cui Anac possa attingere al fine precipuo di coadiuvare il proprio personale ispettivo nel monitorare il grado di attuazione e implementazione delle misure di  trasparenza ed integrità e di prevenzione della corruzione a parte degli enti del Servizio sanitario nazionale”.
All’articolo tre del protocollo leggiamo che è istituito un gruppo di lavoro paritetico, denominato Nucleo  operativo di coordinamento (NuOC), composto rispettivamente da tre rappresentanti del ministero della Salute, di Anac e di Agenas che, all’atto di insediamento, si doterà di un regolamento per il proprio funzionamento.
Gli effetti della corretta implementazione del Piano (si legge sul sito del ministero) si vedranno a lungo termine; il Protocollo avrà la durata di 36 mesi e le attività di controllo inizieranno a settembre, ma i primi risultati potrebbero arrivare già per la fine del 2016.