Ars: tempi lunghi per documenti finanziari

PALERMO – Proseguono i colloqui fra i partiti della maggioranza per ritrovare l’intesa politica. Con qualche riserva.
All’indomani dell’incontro tenutosi giovedì sera fra Pdl e Mpa il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha mostrato poca propensione per il rientro dell’Udc in Giunta.
“Penso che presto riusciremo a chiudere il cerchio in questa verifica di governo. I nodi da sciogliere sono tanti. Per quanto riguarda l’ingresso dell’Udc in giunta, credo che questo partito per gli insulti che ci lancia ogni giorno non voglia proprio entrare nell’esecutivo”.
Il riferimento ovviamente è alla lettera aperta firmata da Totò Cuffaro, indirizzata al senatore Giovanni Pistorio, braccio destro del governatore Raffaele Lombardo, con l’elenco delle nomine e appartenenza politica che negli ultimi mesi il presidente ha ratificato.
E subito Gianluca Galati, Capo di gabinetto vicario del Presidente della Regione ha replicato di svolgere la sua attività alla Regione dal 2001, quindi anche sotto altri Governi e Presidenti di non aver mai avuto tessere di partito, men che mai dell’Mpa. “Nella funzione di Capo gabinetto vicario del Presidente Lombardo svolgo un ruolo tecnico, per una chiara, trasparente azione amministrativa, mai tesa ad una mera occupazione di poltrone per apportare benefici ‘politici’ a chicchessia”.
 Insomma, la frattura tra Udc e il Governatore Lombardo sembra insanabile, come imperdonabile sembra essere stato il gesto del governatore di buttare letteralmente fuori dalla giunta i rappresentanti dell’Udc.
Sembra comunque scongiurato un nuovo rimpasto anche perché “L’assetto della Regione – ha detto Lombardo – cambierà per legge con la riforma dei dipartimenti e degli assessorati che entrerà in vigore dal primo gennaio. L’anno nuovo tutti gli assessori saranno o confermati o cambiati e comunque rinominati di sana pianta. Creare problemi a un mese da quella scadenza non è un elemento di incomprensione tra di noi”.
Lombardo ha chiesto al presidente dell’Ars Francesco Cascio di “non trattare in aula mercoledì prossimo il rendiconto finanziario del 2008 fino a quando non vi sarà un’ampia maggioranza che non faccia correre rischi ai siciliani”. Se si approverà tra tre mesi non cambierà nulla”.
Anche il commissario regionale dell’Mpa, Enzo Oliva, ha rafforzato la tesi di un clima più sereno e collaborativi tra Mpa e Pdl “ma chiaramente non tutti i nodi sono stati sciolti – ha aggiunto – e abbiamo deciso di fissare per domenica a Catania un nuovo incontro”. Questa nuova ritrovata serenità non è gradita a Miccichè che chiede di sostituire gli assessori “lealisti” in giunta (Mario Milone e Nino Beninati).
Chiede il rientro dell’Udc invece Innocenzo Leontini capogruppo del Pdl all’Ars che a margine della riunione di giovedì sera ha dichiarato solo: “Abbiamo semplicemte chiesto, alla delegazione dell’Mpa, una garanzia da parte del Movimento per le Autonomie e del presidente Lombardo sulla ricostruzione dell’alleanza che ha dato origine alla maggioranza in Ars”. Per la cronaca ricordiamo che dei 12 assessori, 3 appartengono al gruppo Pdl Sicilia ( Titti Bufardeci, Michele Cimino e Luigi Gentile), 2 all’Mpa (Roberto Di Mauro e Nicola Leanza), 2 al Pdl (Mario Milone e Nino Beninati), 1 di area Finiana (Nino Strano)  e 4 tecnici (Gaetano Armao, Caterina Chinnici, Massimo Russo e Marco Venturi). è possibile che il Pdl richieda un terzo assessore in giunta per riequilibrare le correnti in Giunta. Ma è anche possibile che questo assessorato possa essere assegnato all’Udc come segno di distensione.