Che in Sicilia ci sia un malessere diffuso, sia esso a causa della corruzione o della povertà, della mancanza di lavoro e di servizi alla persona, delle cattive condizioni ambientali o dell’intolleranza manifesta in tutti gli strati sociali, non è affatto cosa nuova. Come in un disordinato calderone, questi e altri fattori fanno della nostra Isola un posto invivibile. A dirlo non sono solo i giovani senza futuro, i disoccupati o i malati cui è stato negato il diritto di essere curati o assistiti. A confermare questo stato di cose sono purtroppo anche fonti autorevoli, come la Commissione europea, che della nostra Isola delinea un quadro tutt’altro che felice.
L’“Indice regionale del progresso sociale” piazza la Sicilia nella 259esima posizione su un totale di 272 regioni europee. La classifica è stilata sulla base di tre principali indicatori: bisogni umani di base, benessere e opportunità.
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