Sulla emersione volontaria dei capitali esteri, la direttiva ricorda che la trattazione delle istanze deve essere conclusa entro il 30 settembre 2016, in modo da perfezionare le posizioni di tutte le annualità entro il 31 dicembre dello stesso anno.
Inoltre, viene raccomandato alle Direzioni regionali di controllare che vi sia coerenza di trattazione delle istanze, evitando di disperdere energie in contestazioni di natura essenzialmente formali o di esiguo ammontare, che oltre a creare inefficienze, determinano una percezione errata dell’operato dell’Agenzia.
Peraltro, la Circolare ricorda che vi è una ricchissima dotazione di banche dati, le quali consentono, mediante l’incrocio dei dati, di rilevare le situazioni a rischio, sulle quali deve concentrarsi l’attività di contrasto all’evasione.
L’Agenzia chiede ai propri uffici di incentivare la compliance, vale a dire la collaborazione fra ispettori e contribuenti, assumendo tutte le informazioni che tendano a chiarire ipotesi di criticità.
I funzionari sono invitati a non esercitare l’abuso del diritto, evitando così le contestazioni che non siano in linea con l’articolo 10 bis dello Statuto dei Diritti del contribuente.
Inoltre, vanno del pari assolutamente evitate ricostruzioni induttive… senza valutare il profilo del contribuente.
L’insieme degli indirizzi costituisce una novità che mira al sodo: scovare i veri evasori e i tributi evasi realmente, evitando conflittualità inutili, soprattutto se riguardanti questioni formali e di lieve entità.
In linea con le indicazioni dell’Ocse e la Legge di Stabilità 2015 (190/2014), l’Agenzia intende utilizzare le nuove tecnologie e tutti gli strumenti telematici, mettendo a disposizione del contribuente gli elementi e le informazioni di cui è in possesso, al fine di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili.
In altre parole, l’Agenzia dice agli evasori: pentitevi spontaneamente, pagate quanto dovuto, con una riduzione di sanzioni e diamoci la mano. Ma se il contribuente è sordo, allora è giusto che l’Agenzia usi tutti i mezzi per portare a casa i tributi evasi.
Quindi, finalmente, una nuova forma di interlocuzione con i contribuenti, basata su conoscenza reciproca, rispetto e cooperazione fattiva.
Ma questo dovrà attuarsi!