Sanatorie, tesoretto da 300 mln di euro

PALERMO – Il capoluogo, Catania e Messina tengono chiuse nei loro cassetti quasi 90 mila pratiche di sanatorie edilizie inevase, che potrebbero portare nelle casse degli Enti in questione, circa 300 milioni di euro.
Lo rivelano i dati siciliani del Rapporto del Centro studi Sogeea, che ha fatto il punto della situazione a oltre tre decenni dalla prima legge sul condono edilizio. Uno studio che è stato presentato alla fine di aprile in Senato.
Nella classifica nazionale, dominata da Roma con quasi 600 mila domande presentate e 213 mila ancora da evadere, Palermo si prende il settimo posto per totale delle istanze presentate. Sul fronte dei carteggi ancora da evadere, sempre alle spalle dell’insuperabile Capitale, si trova proprio il capoluogo regionale (55 mila) che batte persino Napoli (45.763) e confeziona un podio tutto centro-meridionale.
 
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