Tragedia nel Canale di Sicilia, circa 30 i morti nel naufragio

PALERMO – Ancora un naufragio di migranti nel Canale di Sicilia, a 35 miglia dalle coste libiche, dove un barcone con un centinaio di persone a bordo si è rovesciato.
L’allarme su questa ennesima tragedia del mare è stato dato da un velivolo di Eunavformed operation Sophia, la missione Ue attivata in base alla decisione del Consiglio europeo per limitare il numero di vittime derivante dal traffico di esseri umani nel Mediterraneo centro-meridionale. Sul posto, dopo l’allarme lanciato dai mezzi che hanno individuato il barcone, si sono recate anche alcune motovedette della Guardia costiera.
Secondo le prime stime (comunque in fase di aggiornamento nel momento in cui andiamo in stampa) i morti sarebbero 20-30, con almeno 88 passeggeri tratti in salvo e che sono stati portati a bordo di due motovedette della Guardia costiera che hanno raggiunto la zona.
Secondo quanto appreso dall’Ansa, è stato un velivolo lussemburghese che partecipa all’operazione Eunavformed operation Sophia a localizzare, a circa 35 miglia da Zuara, il barcone capovolto, con circa un centinaio di migranti in acqua o aggrappati allo scafo. Sul proprio account twitter, Eunavformed ha pubblicato anche una foto in cui si vede il barcone semiaffondato e una cinquantina di migranti, alcuni ancora appoggiati al barcone altri già in acqua, che chiedono aiuto all’aereo che li sta sorvolando, sventolando le magliette.