Emergenza rifiuti in Sicilia, vertice Crocetta-Palazzo Chigi

PALERMO – Differenziata da far crescere nel giro di un anno di almeno il 3%, completare gli impianti in fase di realizzazione e via all’iter per due strutture valorizzazione energetica del rifiuto – previste nello Sblocca Italia, a fronte di una rd del 65%, per 700mila tonnellate di rifiuti all’anno in Sicilia – in cambio della possibilità di esportare fuori regioni e anche all’estero. Sarebbe questo il contenuto dell’accordo raggiunto sull’emergenza rifiuti dell’Isola tra Regione e Palazzo Chigi, secondo quanto riportato ieri da Repubblica Palermo, e che consentirebbe a Crocetta di continuare a derogare alle norme in materia per conferire rifiuti nelle discariche anche con pretrattamento ridotto.
Per l’assessore Contrafatto, sentito proprio ieri del QdS, “l’accordo raggiunto a Roma è la dimostrazione di una forte sinergia tra il governo regionale e quello nazionale, nell’interesse dei siciliani e della loro salute”. Non è certa l’esportazione dei rifiuti: “la possibilità di conferire una parte dei rifiuti in altre regioni italiane è prevista, ma non è detto sia necessario: il nostro obiettivo prioritario rimane un deciso e veloce incremento della raccolta differenziata, per il quale è necessaria la collaborazione concreta dei comuni.
La Regione si impegnerà a evitare il trasferimento: “L’accordo raggiunto prevede una serie di condizioni e – ha spiegato l’assessore –, in caso di necessità, anche il trasferimento al di fuori dalla regione dei rifiuti ma noi proveremo a evitarlo, nella misura in cui sarà possibile. Ci siamo impegnati a presentare un crono programma preciso che indichi i tempi e le modalità di attivazione dell’impiantistica, un piano di incremento della differenziata e il trattamento dei rifiuti. I Comuni dovranno intervenire nella lotta all’evasione della tassa sui rifiuti e fare più differenziata: nel caso in cui non si attivassero in tal senso, saremo pronti alle diffide”.
Segnali che arrivano in seguito all’emergenza rifiuti richiesta da Palermo all’inizio di maggio che, così come abbiamo scritto nell’inchiesta di mercoledì scorso “Gestione dei rifiuti, tempo scaduto”, avrebbe dovuto trovare una risposta entro giugno a causa della fine, per sopraggiunti limiti di legge, dei poteri speciali di Crocetta per ampliare la capacità ricettiva delle discariche e consentire di smaltire l’intera produzione regionale giornaliera dei rifiuti. Dal primo giugno, infatti, circa 2mila tonnellate al giorno di rifiuti non potranno più essere conferiti nelle discariche dell’Isola.