Contrasto al caporalato, siglato accordo

ROMA – I ministri dell’Interno, Angelino Alfano, del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, hanno firmato il Protocollo per il contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Il protocollo sarà sottoscritto anche con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, con le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Piemonte, Puglia e Sicilia, con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, le associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cna, Caritas, Libera e Croce Rossa Italiana.
Il protocollo è finalizzato a promuovere la legalità e la sicurezza nei rapporti di lavoro del settore agricolo, a prevenire l’insorgenza di problematiche di ordine pubblico connesse al lavoro in agricoltura e a individuare e diffondere pratiche per la valorizzazione delle aziende impegnate nelle attività di contrasto del caporalato, anche attraverso percorsi di integrazione dei lavoratori stranieri.
In Italia sono 400 mila le “vittime” del caporalato e la Sicilia non è affatto immune dal fenomeno. “Negli ultimi anni abbiamo notato un aumento di caporali, soprattutto durante le grandi raccolte”, osservava tempo fa Salvatore Tripi della Flai Cgil, che da sempre è paladina nella lotta a questo fenomeno.
Sono almeno 25 mila i lavoratori irregolari impiegati nell’agricoltura dell’Isola, secondo una stima della Flai Cgil Sicilia.
Nel 2015 sono state effettuate verifiche su 3062 lavoratori, 723 di questi erano in nero. 128, invece, sono state le attività sospese perché avevano al proprio interno più del 20 percento di impiegati irregolari.