Elezioni, ancora scarsa l’affluenza alle urne

PALERMO – Ancora scarsa, ma non come alle scorse regionali, l’affluenza alle urne per i siciliani, che dovevano votare per le amministrative.
Domenica scorsa, infatti, ha votato il 65,25% degli aventi diritto. Si è votato in 29 comuni per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali.
Su 406.059 elettori, si sono recati alle urne in 264.954.
La maggiore affluenza si è avuta nel messinese, dove erano 11 i comuni coinvolti: ad Antillo (75,81%), Patti (74,31%) e a Capo d’Orlando (72,47%). Tra i principali Comuni al voto, spicca il dato di Alcamo (Trapani), con il 72,29%. Vittoria (Ragusa) ha registrato il 64,83%, Porto Empedocle, Favara e Canicattì, in provincia di Agrigento, sono rispettivamente al 65,25%, al 61,31% e al 64%.
In provincia di Catania, Caltagirone e Giarre hanno raggiunto  il 67,12 e il 66,34%. A Terrasini, in provincia di Palermo, si è arrivati al 66,26%.
A Noto, in provincia di Siracusa, si sono recati al voto il 69,63% degli elettori. In provincia di Enna, l’affluenza più bassa: a Barrafranca e Calascibetta si sono recati alle urne il 49,46% e il 49,16%.
I primi scrutini hanno sancito la vittoria del nuovo sindaco di Patti: si tratta di Mauro Giuseppe Aquino sostenuto da liste civiche e da Sicilia Futura. è stato eletto con il 43,46%.
Dopo di lui è arrivato il suo contendente Gianluca Bonsignore, che ha ottenuto il il 30,19%. Fabio Accardi, schierato da Pd, Udc e Sicilia futura, è il sindaco di Barrafranca, in provincia di Enna, con il 34,53% dei consensi. Dietro di lui Salvatore Centonze con il 27%. Il candidato del Megafono di Crocetta, di Sicilia democratica e Psi, Angelo Ferrigno, è terzo con il 25,32%.
Margherita La Rocca Ruvolo, dell’Udc diventa sindaco di Montevago. Soddisfatto dei risultati dell’Udc in Sicilia Gianluca Micciché, assessore regionale al lavoro e alla famiglia ed ex segretario regionale dell’Udc. “La Sicilia si conferma un’isola felice per l’Udc. Il successo delle nostre liste e dei nostri candidati premia l’impegno della nostra classe dirigente  – ha dichiarato Micciché – e può essere un’ottima base di partenza per ricostruire una proposta politica popolare e moderata”.
“Anche ad Alcamo, dove il voto di protesta premia il M5S, l’Udc grazie alla dedizione del nostro capogruppo all’Ars Mimmo Turano raggiunge il 9%. Sono tutti risultati – conclude l’ex segretario regionale – che ci confortano e ci dicono che ci sono tanti siciliani che vogliono e debbono essere politicamente rappresentati”.
Vince il Pd a Terrasini, unico comune al voto in provincia di Palermo, con  Giosuè Maniaci che prevale con il 32,44%.
Non lontano Antonino Giannettino, a capo di quattro liste civiche, con il 31%. Massimo Cucinella di Sicilia futura e altre quattro liste civiche si ferma al 28,54%; Eva Deak di M5S sulla soglia dell’8%. Soddisfazione per Carmelo Miceli, segretario provinciale del Partito democratico. “Dopo dieci anni torniamo a governare Terrasini, sarà un compito arduo ma al tempo stesso stimolante.
L’ennesima sfida che il Partito democratico saprà affrontare con grande responsabilità e determinazione, garanzia di buona amministrazione, trasparenza e legalità”.
Andrà invece al ballottaggio Giarre, in provincia di Catania. Il 19 giugno si sfideranno Angelo D’Anna, sostenuto da tre liste civiche, che ha ottenuto il 37,11%, e Tania Spitaleri, schierata da Megafono, Sicilia futura e due liste civiche, che ha avuto il 33,44%. L’altro candidato del centrosinistra, Salvatore Vitale, si è fermato al 23,21%. Non sfonda il M5s che con Francesco Candido non va oltre il 6,24%.