Molti hanno l’ansia di essere sempre in linea con i prodotti di consumo, anzi esserne avanti. Così che le relazioni affettive hanno accorciato i tempi, si interrompono frequentemente, si cercano risultati immediati, non si effettuano programmi di medio e lungo periodo.
Sembra che il tempo sia solo quello presente, ci si dimentica del passato, degli errori commessi dall’umanità, e di quello che potrà accadere se noi non adoperiamo buone dosi di saggezza.
L’utopia si neutralizza, i sogni si mettono nel cassetto, i valori si riducono, come il corpo colpito dall’anoressia. I sogni, quando sono concreti (non sembri un ossimoro), possono essere efficaci farmaci per il cervello come accade negli effetti placebo.
Quando una persona è totalmente coinvolta in quello che fa, in modo da ricevere ricchi compensi emotivi ed intellettuali, non si accorge della fatica, perde la cognizione del tempo e vive in uno stato di serenità interiore che spesso compensa le fatiche.
Il nostro cervello apprende lentamente e agisce rapidamente. Possiede automatismi propri ed altri che ha imparato con l’esperienza. Per questo ha bisogno del tempo necessario alla riflessione.
Non è il tempo che passa, ma siamo noi che passiamo: il vecchio detto ci fa intendere come abbiamo una sorta di presunzione nel volere misurare tutti i momenti della nostra vita, dimenticando che essa è un lampo fra due periodi bui (Ennio Flaiano, 1910-1972).
Nel nostro corpo abbiamo due metronomi: uno che regola il battito cardiaco e l’altro la frequenza respiratoria, mentre il cervello non ha orologio, non misura il tempo, come noi abbiamo la pretesa di fare. Né noi sappiamo quale sia il tempo del nostro cervello.
Le nostre reazioni, di fronte a sensazioni primarie quali il disgusto, la rabbia, la paura, la gioia sono automatiche e si vedono nella nostra faccia. Possiamo fare ben poco per nasconderle. Solo un addestramento lungo e continuo consente di utilizzre quella parte del cervello che guida fantasia e immaginazione verso cognizioni che si possono trovare attraverso l’intuizione.
Tutto questo ha bisogno di lentezza: così possiamo scoprire gli errori che abbiamo sicuramente commesso e che dovremo evitare di commettere ancora. La vita è bella se si sa vivere!