Contributi Psr 2014-20: criteri contestati

PALERMO – Il governo regionale corre ai ripari dopo le proteste sollevate dagli agricoltori siciliani esclusi dalle erogazioni dei contributi previsti dai fondi PSR 2014-2020. Ben il 50 per cento di loro è attualmente tagliato fuori dalla possibilità di accedere ai contributi europei a causa di un criterio di reddito troppo stringente, l’ormai famoso lordo standard di 15mila euro.
L’opposizione ha attaccato l’operato del governo regionale, giudicandolo superficiale, la risposta non è tardata da parte dell’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici, che ha specificato: “Premesso che questo parametro è stato definito in sede di partenariato oltre un anno fa, ben prima che io fossi nominato assessore, quando si è costruito il Psr durante la negoziazione preliminare che poi è stata sottoposto alla valutazione di Bruxelles, siamo stati noi stessi a scoprirlo, solo dopo, in sede di Comitato di sorveglianza, il primo marzo scorso. Lì è stato formalizzato il fatto che quei valori sul reddito lordo standard di 25.000 e 15.000 euro, costituiva un parametro elevato per alcune colture”.
In questi giorni il problema è stato posto alla ribalta dalla stampa. Cracolici ha promesso dei correttivi, che però richiedono tempo e inevitabili procedure burocratiche.
“In ogni caso dobbiamo chiudere i criteri di selezione, perché solo dopo la chiusura dell’iter potrà essere modificato il PSR – ha evidenziato l’assessore – Dobbiamo notificare la richiesta alla Commissione Europea che ha 60 giorni di tempo per comunicarci eventuali rilievi, dopo bisognerà convocare il Comitato di sorveglianza per ratificare le modifiche. In tutto ci vorranno circa 3 mesi”.
L’assessore ha spiegato quali saranno i correttivi che, alla fine dell’iter, andranno a modificare positivamente il PSR 2014-2020. “Stiamo elaborando una soluzione che punti a realizzare i bandi sulle misure ad investimento con una clausola di salvaguardia che consentirà, anche a coloro che sono fuori dai parametri attuali, di partecipare e presentare le istanze che verranno accettate solo dopo il via libera dell’Ue. Pensiamo che dalla pubblicazione del bando alle graduatorie provvisorie passeranno quei 4 o 5 mesi che ci permetteranno di avere l’approvazione delle modifiche. In sede di Comitato di sorveglianza ho detto che avremmo agito per una modifica che consenta al settore olivicolo e della granicoltura, i più colpiti da questo parametro, di non essere più penalizzato”.
È noto il ritardo siciliano sulla pubblicazione dei vari bandi del PSR 2014-2020, ma a settembre dovrebbe sbloccarsi almeno il canale per il primo insediamento dei giovani in agricoltura. “Il bando sarà pubblicato a settembre – ha anticipato l’assessore Antonello Cracolici – I giovani nel primo insediamento agricolo non hanno un reddito di provenienza, quindi l’eventuale limite del parametro sul guadagno lordo standard non li riguarderà direttamente. Semmai è la valutazione del progetto d’impresa che deve essere supportata da elementi che dimostrino una determinata redditività”.