Il lavoro c’è, mancano i competenti

Va bene che i tempi portano ad una naturale evoluzione e quindi anche ad un cambiamento. Così è successo anche per il mercato del lavoro siciliano. Ma se da una parte si può anche comprendere che ombrellai, calzolai, lavoratori della pelle, bottai e falegnami sono progressivamente scomparsi, “schiacciati” dall’incombere dei macchinari e dell’industria, dall’altra però è inconcepibile che non ci siano nemmeno addetti al commercio, al turismo o alla ristorazione, oppure profili professionali nell’informatica e telecomunicazioni. Incredibile a dirsi ma assolutamente vero.
A confermare ciò l’ultimo resoconto di Unioncamere con uno studio specifico fatto regione per regione dal titolo “La domanda di professioni e di formazione delle imprese italiane”. Ciò che emerge è una realtà davvero incredibile che mette in evidenza ancora una volta come in realtà a non funzionare sia il “sistema” Sicilia.
 
(Per leggere l’inchiesta completa abbonati qui o acquista il giornale in edicola)