Migranti, Alfano: “No hot spot ad Augusta”

ROMA – “Noi non faremo nessuno hot spot al porto di Augusta” in Sicilia. A ribadirlo, nel corso del question time alla Camera il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Il responsabile del Viminale ha poi ricordato che la legge del mare obbliga anche il nostro Paese a perseguire il bene supremo della salvezza dei naufraghi in mare che poi vanno portati nei porti più sicuri, in questo caso in quelli della Sicilia del Sud.
Alfano ha poi assicurato che verranno “sostenuti” quei sindaci che stanno sopportando i maggiori sforzi per l’accoglienza, soprattutto per affrontare il difficile tema dei minori non accompagnati “che è elevato”. Proprio con il sindaco di Palermo Orlando si è avuto un incontro proprio nei giorni scorsi su questo tema. Infine Alfano ha affermato che ad oggi si rivelano numeri di arrivi in linea con gli anni precedenti e che l’Italia non rappresenta l’emergenza d’Europa in tema di immigrazione.
“Il ministro Alfano è convinto di venire qui e prenderci in giro ma dimostra solo l’irresponsabilità di questo Governo sulla gestione dei flussi migratori. Si continua a parlare di emergenza, ma la situazione è invece la norma e il Governo ormai fa addirittura finta di essere incapace: di tutti i porti in cui trasportare i migranti salvati in mare, proprio da quello di Augusta, senza strutture d’accoglienza e destinato a livello europeo all’interscambio commerciale, viene fatto transitare il maggior numero di migranti e, soprattutto, di minori non accompagnati? Forse perché il sindaco è del Movimento 5 stelle e rischia quindi di essere denunciata per abbandono di minori? Siete solo degli irresponsabili”, ha commentato il deputato M5S Giuseppe Brescia.
“Alfano – ha continuato  – ancora una volta dimostra la sua totale inadeguatezza al ruolo che ricopre come ministro dell’Interno. Da quando è diventato titolare del dicastero di via Arenula si è distinto per aver collezionato un disastro dietro l’altro, dal caso Shalabayeva e la fuga di Dell’Utri, all’ordine pubblico all’acqua di rose per eventi sportivi e manifestazioni che hanno messo a ferro e fuoco Roma e Milano. E ancora una volta dimostra che la sua parola non vale nulla: aveva detto che non ci sarebbe stato alcun ‘hot spot’ al porto di Augusta, nel siracusano, e invece la tendopoli è ancora lì e in una sola giornata ha accolto quasi 1.200 migranti. Più di qualsiasi altro porto interessato”. “L’hot spot in Italia non ha alcun riconoscimento giuridico e il ministero, nelle ‘procedure operative standard’, arriva a definirlo ‘un approccio’ piuttosto che un luogo fisico. Fatto sta che sulle coste italiane da gennaio sono sbarcati quasi 60mila migranti. A soffrire di più la situazione, ovviamente la Sicilia, che ne ha dovuto accogliere 3.324 nella sola giornata del 26 giugno, per fare un esempio, mentre purtroppo i dati sui decessi delle traversate segnano 2.886 vittime conosciute nelle traversate del Mediterraneo”.