Nuova ordinanza per la gestione rifiuti

PALERMO – Nuova ordinanza del governatore Crocetta che continua a tracciare il percorso da seguire con date e scadenze coordinate col ministero dell’Ambiente. L’ultima ordinanza, dopo quella decisiva del 7 giugno, è stata diffusa sul sito del dipartimento Acque e rifiuti il 30 dello scorso mese e stila proroghe e impegni per i commissari straordinari e per i Comuni.
Il primo punto si limita a fare una ricognizione dell’evidente: confermato il ricorso temporaneo a una speciale forma di gestione dei rifiuti nel territorio della Regione siciliana, nelle more del rientro in ordinario, per il periodo che va da luglio al 30 novembre. Un lasso di tempo che dovrà servire per rimediare alla mole di lavoro non compiuto negli ultimi anni. Dall’immediata pianificazione della governance aziendale di settore, così come era stato predisposto nella legge di riforma regionale (la lr n.9/2010, varata durante il governo Lombardo), all’avviamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti sulla base di quanto definito da Crocetta nell’ordinanza del 7 giugno.
Gli attuali presidenti sono diffidati a procedere, entro il 31 luglio, a “predisporre gli atti nonché le procedure necessarie per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti – citiamo dall’ordinanza –, con riferimento all’ambito territoriale di propria competenza”. Inoltre dovranno avviare tutte le iniziative utili in “ordine alla qualificazione della stazione appaltante”.
Al comma 2 dell’articolo 2 si prevede la nomina di uno o più commissari straordinari a cui attribuire poteri accertativi o sostitutivi nelle Società per la regolamentazione dei rifiuti (Srr). Per loro il compito delicatissimo di sorvegliare anche le iniziative relative a favorire l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata, il riutilizzo, il riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti. Si tratta di misure che i Comuni dovranno mettere in campo nell’immediato, così come era stato sancito dall’ordinanza del 7 giugno. Proprio tra gli obiettivi concordati col governo nazionale nella lunga trattativa culminata alla fine di maggio, era stata fissata la crescita, in due step da 3% ciascuno, della raccolta differenziata degli enti locali dell’Isola. Particolare attenzione alle tre città metropolitane sulle quali i commissari dovranno vigilare per valutare l’attuazione dei piani comunali di raccolta differenziata.
Compiti differenziati per i commissari in relazione allo stato delle Srr. In quelle dotate di piano d’ambito e di dotazione organica il loro incarico sarà limitato alla piena esecuzione e fino alla garanzia della continuità del servizio, mentre, nel caso di assenza dei primi due strumenti, dovranno procedere alla loro approvazione.
Nei casi di affidamento del servizio di gestione da parte dei Comuni, i commissari dovranno accertare che venga garantito il raggiungimento degli standard minimi di qualità del servizio e i livelli di raccolta differenziata, nonché l’utilizzo del personale delle società e dei consorzi d’ambito.
Scade oggi, inoltre, la consegna della relazione dettagliata richiesta ai commissari straordinari, che hanno comunque ricevuto una proroga fino al prossimo 15 luglio. Entro la stessa data compiti decisivi anche per i Comuni con piano di intervento approvato che dovranno concludere le procedure di affidamento del servizio.
 


Raccolta differenziata, Comuni all’anno zero
 
PALERMO – Ci sarà un grande lavoro da compiere nei prossimi mesi, anche perché le ultime notizie giunte dai Comuni siciliani non sono certamente positive. L’allegato all’ordinanza dello scorso 7 giugno del governatore Crocetta aveva registrato la disastrosa situazione con ben 52 Comuni siciliani che non riuscivano nemmeno a raggiungere l’1% di raccolta differenziata. Pessima la tendenza anche nei Comuni più grandi con la maggior parte dei valori inferiori al 10%. Una situazione confermata anche dal recente rapporto di Legambiente sui “Comuni ricicloni” e che è tornata a emergere in tutta la sua quotidiana emergenza con le notizie dei giorni scorsi relative alla presenza di cumuli di spazzatura lungo l’autostrada A29 tra Palermo e Mazara del Vallo. Un caos che arriva dalla ben nota difficoltà delle discariche siciliane, prossime alla saturazione, e dalla difficile situazione relativa al personale e col passaggio dagli Ato in liquidazione alle nuove imprese. In attesa delle soluzioni proposte dalla Regione per tamponare queste situazioni – allo studio c’è un piano per il trasferimento all’estero a partire dalla fine di agosto – l’emergenza sanitaria, nel bel mezzo dell’avvio della stagione estiva, è sempre dietro l’angolo.