Fisco, Tesoro: nuove partite Iva in diminuzione, a maggio -3,1%

ROMA – A maggio, spiega il Tesoro, in base alla natura giuridica il 71,8% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle persone fisiche, il 22,6% dalle società di capitali e il 4,9% dalle società di persone. La percentuale dei ‘non residenti’ e ‘altre forme giuridiche’ “è pari allo 0,7%. Rispetto a maggio 2015, c’è un aumento di avviamenti per le società di capitali (+15,2%) e le società di persone (+1,7%), mentre c’è un calo di aperture per le persone fisiche (-7,8%)”.
Il 40% delle nuove partite Iva è al Nord, il 22,4% al Centro e il 37,6% al Sud e isole. Rispetto a maggio dell’anno scorso alcune regioni mostrano “incrementi assai consistenti: è il caso della Basilicata (+49,6%), del Molise (+26,7%) e della Sardegna (+13,8%). Significative flessioni permangono in Calabria (-38%), Puglia (-25,9%) e Campania (-4,2%)”.
Il commercio “continua a segnare il maggior numero di aperture (21,7% del totale), seguito dall’agricoltura (15,8%) e dalle attività professionali (12,4%)”. Nel confronto su base annua, ci sono “aumenti significativi nelle attività immobiliari (+27,6%), nell’istruzione (+16,3%) e nelle attività artistico-sportive (+15,1%); si segnalano cali di avviamento nell’agricoltura (-23,8%), nella sanità (-7,2%) e nei servizi alle imprese (-6,1%)”.
Per le persone fisiche, aggiunge il ministero dell’economia, “la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile: il 38% delle partite Iva è stato aperto da donne”. Il 45,5% degli avviamenti è relativo ai giovani fino a 35 anni e il 34,2% a persone tra 36 e 50 anni. Rispetto a maggio del 2015, “la distribuzione per classi di età evidenzia un consistente calo di aperture per quella più anziana (-47,2%), mentre per la classe più giovane la diminuzione è solo dello 0,7%”. Il 16,7% di quelli che a maggio hanno aperto una partita Iva è nato all’estero.