Corte dei Conti, sezione controllo. 130 enti locali convocati in 3 giorni

PALERMO – Impegnativa tornata di adunanze per la Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana, davanti alla quale, nel corso di 3 giorni, sono state convocate quasi 130 tra amministrazioni comunali e provinciali dell’isola, per fornire chiarimenti sia sul rendiconto del 2007 che sul bilancio di previsione del 2009. Le verifiche sono effettuate in base alle direttive dell’articolo 1 comma 168 della legge 266 del 2005 (ossia la finanziaria del 2006). Tra gli enti chiamati alla sbarra pure i comuni di Palermo e Catania e le province regionali di Palermo, Catania, Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa. Per quanto concerne il comune di Palermo, tra le altre criticità nel bilancio di previsione (presentato oltre la scadenza del 6 agosto), sono stati riscontrati anche: l’aumento dei debiti fuori bilancio; il non conforme utilizzo del disavanzo; il passivo dell’Amia (l’azienda per la raccolta dei rifiuti) ed un elevato costo per il pagamento del personale precario.
Il comune di Catania, presente in aula il ragioniere generale Giorgio Santonocito (in rappresentanza del sindaco Raffaele Stancanelli, a Roma per una votazione al Senato), ha chiesto il rinvio della discussione di una settimana in attesa dell’esame dei nuovi atti depositati riguardanti quello che ha definito il “bilancio della svolta”. Da registrare anche un problema venutosi a creare a causa degli ascensori non a norma di legge in servizio nell’edificio di via Notarbartolo a Palermo, che ospita gli uffici e la sala dove si svolgono le udienze. Infatti, Angelo Conti, assessore al Bilancio ed alle Finanze di Valledolmo, costretto su una carrozzina, non ha avuto la possibilità di salire al primo piano per l’adunanza poiché gli ascensori non sono sufficientemente spaziosi per ospitare una sedia a rotelle. Paradossalmente però l’edificio dispone di una pedana motorizzata per trasportare i disabili dal marciapiedi alla portineria, e far superare agevolmente 4 scalini. Ma poi? Nessuna alternativa oltre al pianoterra per chi arriva in carrozzina e così, nel caso di Valledolmo, la Corte, per ascoltare il consigliere Conti si è spostata in una stanzetta dell’atrio. E quale soluzione per tutti gli altri disabili che si recano negli uffici per conferire con impiegati e magistrati?