Formazione medica post laurea. Sì all’Avviso 6, in arrivo 10 mln

PALERMO – Dieci milioni di euro per sostenere la formazione specialistica post laurea. Un aiuto alle giovani eccellenze siciliane che potranno, in tal modo, accedere a percorsi di studio specialistici che ne aumentino le competenze e ne sfruttino le potenzialità, in vista di un efficace e soddisfacente ingresso nel mondo del lavoro. Attraverso le università di Catania, Palermo e Messina 87 giovani potranno usufruire di questo ulteriore sostegno ai contratti di formazione specialistica delle scuole di specializzazione nell’area medico-sanitaria.
Un progetto della Regione siciliana che, nell’ambito del Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020,  intende in questo modo incentivare l’alta formazione e la specializzazione post laurea per le aree disciplinari a forte vocazione scientifico-tecnologica, aree che hanno un valore strategico nel mondo della ricerca e della sperimentazione, e sono fortemente ricercate poi, al di fuori del mondo accademico, sia in Italia che in Europa. Il progetto mira quindi ad ampliare la possibilità di accesso a questi percorsi di studio e migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione terziaria negli atenei di Palermo, Catania e Messina. Venti di questi percorsi si svolgeranno presso l’Università di Messina, con un costo di 2 milioni e 200 cento mila euro; 31 avranno luogo a Catania, per una spesa di 3 milioni e mezzo di euro. Altri 36 corsi si terranno presso l’Università di Palermo, con un investimento di altri 4 milioni di euro. In questo modo si vuole spingere i giovani a rivolgersi alle aree di maggior rilievo rispetto alle richieste del mercato, in attuazione delle indicazioni di priorità d’intervento rivolte all’Italia nella ‘Raccomandazione del Consiglio del 2014’.
Le borse di studio avranno durata compresa tra un minimo di 4 anni ed un massimo di 5 anni e riguarderanno le aree individuate per l’anno accademico 2015/2016 dall’Osservatorio regionale per la formazione medico specialistica, secondo i fabbisogni per ciascuna area forniti dall’assessorato regionale della Salute di medici in formazione specialistica, aggiuntivi rispetto a quelli definiti a livello nazionale. Il percorso sarà realizzato in Sicilia, e comprenderà eventuali periodi di studio e ricerca presso istituzioni diverse dall’Università proponente, anche all’estero, ma il costo in questo caso non sarà coperto dall’Avviso 6, ma dovrà prevedere altre fonti di finanziamento.
I partecipanti ai progetti disporranno nelle loro attività di una rete di collaborazione con altre scuole di specializzazione e strutture sanitarie italiane o straniere, attraverso cui assicurare momenti formativi congiunti e migliorare le opportunità di mobilità degli specializzandi, pensando anche alla possibilità di un loro successivo impiego. I progetti, in termini più ampi, sono stati improntati anche alla sostenibilità ambientale e, nella valutazione, l’amministrazione ha inteso dare continuità e sviluppo alle politiche implementate per la eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione di genere e di sostegno ad un effettiva completa parità nelle opportunità tra uomini e donne.
L’università dovrà quindi favorire l’accesso o la permanenza delle donne negli ambiti lavorativi nei quali sono sottorappresentate, anche attraverso diverse e ampie forme di pubblicizzazione da parte del soggetto attuatore deve evidenziare elementi che favoriscano il più ampio coinvolgimento delle donne. Allo stesso modo, nel progetto gli enti hanno indicato come e quando verranno applicate forme di contrasto alla discriminazione per ragioni di razza, sesso, religione, età, disabilità, al fine di garantire pari possibilità di accesso alle attività che intendono attuare.