Una cordata di otto banche, con capofila JP Morgan e Mediobanca (le altre sei sono: Goldman Sachs, Santander, Citi, Credit Suisse, Deutsche Bank e Bofa Merrill Lynch) garantirà l’aumento di capitale per cinque miliardi, un’operazione privatistica, ove lo Stato non entrerà, ma che assicura all’istituto una prospettiva positiva, peraltro confermata dall’attuale andamento dei conti, che stanno cominciando a produrre utili.
I ventisette miliardi di sofferenze verranno ceduti per nove miliardi e gli acquirenti cartolarizzeranno questi crediti emettendo obbligazioni. Per la differenza tra ventisette e nove miliardi entreranno in funzione delle garanzie di molti enti, con capofila il fondo Atlante. In questo caso è molto probabile che intervenga lo Stato per fornire ulteriori garanzie.
Gli acquirenti dei crediti in sofferenza, tuttavia, prevedono di incassare ben più dei nove miliardi pagati, con ciò realizzando un utile previsto di qualche miliardo. Quello è il loro lavoro e lo sanno fare bene. Lavoro diverso dal normale esercizio del credito, che ha altre caratteristiche.
Per questo motivo le norme europee sono diventate sempre più stringenti e gli stress test sono ripetuti con frequenza, in modo da fare capire che la vigilanza è sempre attiva e non consente cattive gestioni come quelle dei quattro istituti finiti nella bufera (Etruria, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti).
Peraltro la vigilanza delle banche dei 19 Paesi dell’UEM è passata dagli istituti nazionali alla Bce, che adotta controlli uguali per tutte, non più affidati a quegli istituti nazionali di vigilanza, i quali spesso hanno chiuso un occhio e, in qualche caso, tutti e due.
Il salvataggio dell’Mps ha ridato fiducia al mercato azionario e il Ftse Mib ha ricominciato a crescere, perché i compratori stanno acquistando azioni bancarie a buoni prezzi, che prevedono crescita e guadagni.
Considerato che l’indice delle Blue chip della Borsa italiana (di proprietà della Borsa londinese) ha risentito del crollo delle quotazioni delle azioni bancarie, risentirà positivamente nel medio periodo della rinata fiducia che lo porterà, verosimilmente, a quota 22.