Guide turistiche, stop all’esercizio abusivo

PALERMO – Una maggiore regolamentazione del settore turistico va accompagnata a più severi controlli e sanzioni per gli abusivi. Soltanto così sarà possibile mettere ordine in una categoria, quella delle guide turistiche, che per diversi anni è stata abbandonata a se stessa, senza la possibilità di abilitarsi e quindi poter svolgere regolarmente la professione. E in cui, di fatto, negli ultimi dieci anni di anarchia legislativa, ha imperversato personale non autorizzato a lavorare nel campo del turismo, occupando spazi e luoghi in cui avrebbero potuto lavorare soltanto gli abilitati.
Adesso che, a seguito della pubblicazione in Gazzetta, del Decreto del ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, è stato riformato il comparto sarà possibile fare chiarezza e finalmente promuovere una gestione efficace del settore, che permetterà di integrare coloro che vogliono regolarizzare la propria posizione, ma che deve allo stesso tempo bloccare il più possibile gli abusivi. Innanzitutto, sono stati indicati i requisiti necessari per ottenere l’abilitazione; quindi, è stato deciso che gli esami si svolgeranno con cadenza biennale. Sarà finalmente di nuovo possibile entrare nella professione regolarmente. Priorità assoluta, quindi, investire sul controllo e sul rispetto delle indicazioni della direttiva.
Una necessità che viene fuori ancora più chiaramente dal numero alto di denunce ed esposti da parte di chi potrebbe regolarmente svolgere la professione e si ritrova ad essere surclassato da chi non ha potuto finora partecipare agli esami ma ha scelto comunque, illegalmente, di svolgere l’attività di guida turistica. A questa necessità risponde il dipartimento Turismo, sport e spettacolo dell’omonimo assessorato regionale, con una circolare apposita che richiama i principi della direttiva ministeriale e mette in chiaro come e chi debba occuparsi del controllo e vigilare affinchè non ci siano più abusivi.
Innanzitutto, si obbligano le guide turistiche regionali, regolarmente autorizzate, a portare ben visibile il tesserino di riconoscimento rilasciato dal dipartimento regionale, redatto secondo un modello anch’esso approvato dalle istituzioni competenti e allegato alla circolare. Questo vale sia per i siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico, dei quali esiste un elenco registrato e disponibile presso gli uffici del dipartimento o direttamente online, sia al di fuori di questi ambiti, anche presso altre regioni.
Potranno svolgere la professione anche guide italiane abilitate non sul territorio siciliano o guide straniere in regime di prestazione occasionale, che dovranno portare con sé, ed esporla qualora venisse richiesto dagli organi preposti al controllo, tutta la documentazione necessaria, come già indicato in una circolare precedente del 2009 e poi ripresa nel 2012.
Il medesimo assessorato regionale, nella sua circolare, richiama quindi all’attenzione i Comuni, indicati quali organi preposti al controllo e alla vigilanza, in modo che si attivino, allo scopo di impedire, ognuno nei propri territori di appartenenza, agli abusivi l’accesso ai siti di interesse turistico.
Per tale fine i Comuni potranno fare riferimento all’elenco regionale delle guide turistiche, consultabile sul sito istituzionale del dipartimento Turismo, sport e spettacolo. Ancora, i Comuni potranno comminare sanzioni ai tour operators che si avvalgano di guide turistiche non abilitate.