A Berlino, un impianto di utilizzazione energetica degli Rsu si trova nel centro, ad appena 8 chilometri dalla porta di Brandeburgo. I turisti lo ammirano e, non riuscendo a capire come è fatto e a cosa serva quel manufatto, ottenuti i chiarimenti, restano sorpresi piacevolmente in quanto non si sente nessun odore cattivo e non si vede un filo di fumo, l’ambiente non subisce inquinamento se non qualcosa pari agli scarichi degli autobus, e non di più.
Il meglio di questa elencazione si trova a Vienna, ove un impianto energetico Rsu è diventato addirittura attrazione turistica. Nei depliant della città si trova l’invito ai visitatori di recarsi presso tale impianto (Spittelau) e visitarlo come esempio emblematico della civiltà di un popolo, almeno per questo aspetto, non certo per aver dato i natali ad Adolf Hitler.
Anche in Italia l’impianto di teleriscaldamento di Brescia è di antica data, ma è continuamente aggiornato: non inquina, produce energia e smaltisce tutti gli Rsu.
Nel nostro Paese vi sono 44 impianti di trattamento di Rsu, ma essi sono quasi assenti nel Centro-Sud in quanto risulta che ve ne sia uno nel Lazio (San Vittore) e un altro in Campania, ad Acerra, anche in questo versante l’Italia è profondamente divisa.
Il quadro indicato è reale e le soluzioni realizzabili. Perché ancora non viene preso in esame da presidente e giunta regionale? Per incompetenza, disinteresse o per altro? Non sappiamo. Sappiamo solo che il caos è generalizzato e le immagini di strade e parchi pieni di immondizia hanno fatto il giro del mondo facendoci morire di vergogna.
Anche perché il mondo può presumere che tutti i siciliani siano cialtroni e incapaci, mentre lo sono solamente quelli che malauguratamente governano le istituzioni regionali e locali. Non tutti, evidentemente. Ecco perché occorrerebbe che i bravi amministratori si distinguessero con voce forte e chiara dai cattivi amministratori, in modo da non condividerne la responsabilità.
La questione è grave ma non seria, sosteneva Ennio Flaiano. Non è seria perché è ridicola. C’è la soluzione a questo annoso problema, ma chi dovrebbe adottarla, cioè presidente e giunta regionale insieme con i sindaci continua a tenere gli occhi chiusi e il naso chiuso. Ma la puzza si sente ugualmente.